Ciao!
Oggi vi parlerò di un gioco che in rete è definito
alquanto raro, perché ho notato che ho moltissima
concorrenza riguardo alle recensioni dei giochi da tavolo e alcune, oltre ad
essere scritte meglio delle mie, parlano di giochi più belli dei miei
quindi per reggere il confronto mi sono intrufolata nelle case
e nelle soffitte delle mie amiche che hanno voluto accogliermi e mi sono
messa a recensire anche i loro giochi buahahaha.
Il gioco si chiama Leonardo e come sottotitolo ha "giochi
d'armi, d'arte e potere" è della EG del lontano 1989. Si può giocare da 3 a 6
giocatori ed è adatto dai 10 anni in su. La vicenda, come i soldi, i materiali e
la mentalità sono collocate nel cinquecento in una città ideale che Leonardo da Vinci che campeggia enorme sulla copertina, avrebbe potuto progettare.
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Qualora riscontriate dei problemi con il download potete contattare la mail alla quale avete fatto il pagamento, vi verrà inviato il regolamento per mail.
Lo scopo del gioco è quello di diventare signori della città
eliminando tutti gli avversari o raggiungere il capitale più altro nel tempo
che si è prefissato.
Se volete vedere il video che abbiamo dedicato a questo gioco lo trovate qui.
Contenuto della confezione
La scatola è molto grande e contiene:
- una plancia di gioco
- una "macchina per la sorte", cioè un marchingegno con delle palline al posto dei dadi anche se credo che era più logico mettere dei dadi che erano stati abbondantemente inventati in quel periodo
- un mazzo di 60 carte di diverso tipo che approfondiremo in seguito
- 20 monete di carta (fiorini) pressata in 6 tagli diversi (da 10 da 20 da 30 e da 100)
- 20 opere d'arte sempre di cartone
- 6 segnalini
- 18 palline di sei colori diversi, se ne userà solo 1 di ogni colore
- 20 palazzi di sei colori
Preparativi
Prima di iniziare separate il mazzo di carte in:
- cariche pubbliche, eventi internazionali, che verranno messi sugli appositi spazi del tabellone coperti,
- quello degli uomini d'armi deve essere scoperto
- distribuire un palazzo a testa a i giocatori (ATTENZIONE a non far uscire i ponti) e poi porre il relativo mazzo sull'ultimo spazio libero.
Ognuno sceglie il proprio colore prende i la pallina ed il segnalino e li posizionerà su piazza maggiore. Inoltre posizionerà un palazzo colorato su quello indicato dalla carta, se non lo ritrovate ci sono dei numeri che vi aiutano ad orizzontarvi meglio nella città. Ad
ognuno inoltre vengono dati 250 fiorini.
È importante scegliere anche se si
appartiene alla fazione dei guelfi (che vi ricordo sono quelli che appoggiavano il Papa e avevano i
merli dei palazzi piatti) o ghibellini ( che vi ricordo sono quelli appoggiavano l'imperatore e avevano i merli dei palazzi a coda di rondine), bisogna scrivere la propria
scelta politica su un foglio porlo
davanti a se.
Le opere d'arte, infine, verranno mescolate e poste da un lato.
Montate anche la macchina della sorte e tenetela pronta all'utilizzo.
Come si gioca
Si tratta di una sorta di monopoly con regole rinascimentali.
Inizia chi ha ottenuto il numero più altro gettando la propria
pallina nella macchina della sorte. Si avanzerà secondo l'ordine stabilito utilizzando sempre questo aggeggio assurdo.
Proprio come monopoloy ogni volta che si passa dal via quindi
da piazza maggiore si guadagneranno 100 fiorini.
Se ci si ferma esattamente su
questa casella si pesca una carta delle cariche pubbliche e si paga l'importo,
sulle istruzioni non c'è scritto che si può rifiutare. Queste vengono tenute
scoperte davanti a se infatti se un giocatore avversario capita proprio sulla
piazza o mercato indicata da questa carta può:
- spostare il segnalino di questo giocatore di un massimo di 5 caselle in avanti o indietro, se la carta vale 30 fiorini;
- spostare il segnalino di questo giocatore di un massimo di 5 caselle in avanti o indietro, e rubargli una carta uomini d'arme, se il suo valore è di 50 fiorini.
Passeggiando per la città si può capitare su una casella di
un palazzo che non è ancora di nessuno quindi può essere comprato, come
monopoli, (questa locuzione so già che mi stuferò di usarla), oppure verrà messo
all'asta, lo stesso vale per i ponti.
Naturalmente se si capita su un palazzo di proprietà di
qualcun altro bisogna pagare, le rendite sono scritte sul tabellone ed invece
di aumentare con la costruzione di case o alberghi aumentano con la quantità di
opere d'arte presenti in quel palazzo. Queste ultime possono essere acquistate
all'inizio di un turno al prezzo di 50 fiorini l'una per un massimo di 4 a
turno. Queste poi verranno poste sui palazzi nei quali vorranno essere esposte
per un massimo di 4 e non potranno più essere spostate.
Come in monopoly se non si hanno più soldi si possono
rivendere le proprietà con le opere d'arte a metà del proprio prezzo e se non
si riesce a pagare i creditori si dichiara bancarotta e si esce dal gioco.
Alcune regole aggiuntive:
- se un giocatore possiede tutti i palazzi di un quartiere le rendite sono duplicate.
- Se con la macchina della sorte esce 1 o 2 si può pescare una carta uomini d'arme, se ne possono tenere massimo due.
- Ci sono due caselle dell' immunità: il cenacolo di santa maria e la chiesa di santa croce, qui non si possono fare duelli con uomini d'arme.
- Nelle caselle dei mercati: quello nuovo, quello grande, e quello vecchio, si apre una scommessa, ogni giocatore punta su una merce riportata a lato del tabellone: gemma, avorio, oro e spezie, le quali sono affiancati da dei numeri. Se usciranno proprio questi usando la macchina della sorte verrà corrisposta dalla banca tre volte la puntata ai giocatori che avranno scommesso su quella merce. Se esce il balzello perditutto, numeri 4, 7 , 9 o 11 chi ha aperto il mercato prende tutti i soldi puntati ma deve pagare le scommesse vincenti.
- Quando si capita sulle piazze: quella del papa, quella delle novità e quella dell' imperatore, il giocatore pesca una carta degli eventi internazionali, qui può uscire la dicitura niente di fatto, quella guelfi o ghibellini. In questi ultimi due casi tutti i giocatori della fazione uscita guadagnano 100 fiorini.
Variante
Il regolamento espone anche una variante di gioco con due
corporazioni cioè guelfi e ghibellini che si sfidano.
In fin dei conti mi ricordo di essermi molto annoiata quando ho giocato a questo gioco a sia perché se non ci
si gioca spesso le regole non si ricordano, sia perché la plancia non è di immediata
lettura. È palese la difficoltà nel trovare i palazzi , per questo motivo arrivati ad un certo punto si
è sempre abbandonato e detto, facciamoci una partita a monopoli che tanto è
uguale.
Spero che questa mia recensione vi abbia aperto gli occhi, alla prossima :)
Ciao. Ho da poco acquistato questo gioco. Ho contato le carte, 60 in tutto. Ho solo un dubbio: ho visto che alcune hanno un numeretto. A me manca la numero 1, quella abbinata a "piazza Maggiore". Ma è presente questa carta? Grazie mille.
RispondiEliminaNon è presente la carta 1 nel gioco, quindi ci sono tutte le carte nella tua scatola :)
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