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sabato 9 dicembre 2017

Tombola: come si gioca, un po' di storia e qualche curiosità

Ciao! Oggi vi parlerò della Tombola un gioco giocato soprattutto a Natale, anzi esclusivamente in questo periodo dell'anno. Per questo c'è una ragione e potete scoprirlo nel corso di questo articolo. 


Oggi tocca ad un super classico a cui sono sicura che tutti avrete giocato, se non alla versione casalinga allora a quella d'azzardo che prende il nome di Bingo. Se volete vedere un video in cui parlo della Tombola ma anche di altri giochi natalizi lo trovate qui di seguito.




Se invece conoscete già tutto sulla tombola e volete sapere solo qualche curiosità su questo gioco potete vedere lo short che ho girato qualche anno fa:


Tombola: come si gioca

Qualsiasi tombola abbiate il contenuto della scatola è pressoché stadard, in questa si possono trovare:
  • un tabellone chiamato da molti tombolone
  • novanta numeri da estrarre
  • delle cartelle ognuna delle quali contiene 15 numeri disposti su 3 righe. Quindi ognuna ne avrà 5. Le colonne delle tessere si riferiscono a differenti decine, nella prima si trovano i numeri da 1 a 9, nella seconda da quelli da 11 a 19, nella terza quelli da 10 a 29 e così via. 


Prima di iniziare la partita c'è la vendita delle cartelle, il banditore, quello che estrarrà i numeri di solito compra tutte le cartelle sul tabellone ma avrà anche una maggiore probabilità di vincere.

Una volta acquisiti i denari si faranno i premi che andranno al primo giocatore che fa una combinazione:
  • ambo, due numeri sulla stessa fila, anche non vicini;
  • terno, tre numeri sulla stessa fila, anche non vicini;
  • quaterna, quattro numeri sulla stessa fila, anche non vicini;
  • cinquina, cinque numeri sulla stessa fila;
  • tombola bisogna coprire tutti e 15 i numeri di una cartella
A volte si mette anche il tombolino, come premio di consolazione, cioè chi fa tombola per secondo.

Un po' di storia

La tombola è un prodotto totalmente italiano infatti è un evoluzione del lotto inventato nel 1530. Infatti proprio a Napoli sotto Carlo III di Borbone venne introdotto questo gioco che altro non è che un lotto casalingo. In particolare nel 1974 Padre Gregorio Maria Rocco propose al sovrano di  interrompere il gioco d'azzardo sotto il periodo di Natale ed egli lo accontentò. Il popolo, però, non fu tanto contento di questa scelta così decide di ideare la tombola creando dei numeri di legno e introducendoli in un contenitore di vimini. Naturalmente fecero anche le cartelle che distribuivano ai partecipanti a ogni partita. Naturalmente anche nel gioco casalingo si scommettevano soldi.

Il nome tombola non ha un'etimologia precisa, qualcuno dice che deriva da tombolare quindi cadere, il movimento che fanno i numeri quando vengono estratti. Altri dicono che deriva da tombolo in quanto il contenitore e i numeri di legno ricordano proprio questo strumento per ricamare.



La smorfia o tombola parlata nacque proprio nello stesso periodo per non dire i numeri, in questo modo le adunate per giocare a tombola non destavano alcun sospetto. In particolare si accoppiò ogni numero a una parola, molte sono di dominio pubblico come 25 Natale, 33 gli anni di cristo, 77 le gambe delle donne e altre sono conosciute perché molto colorite ma ricordarsi 90 parole che si rifanno ai numeri non è molto semplice ci vuole un po' di allenamento. 


Da Napoli la Tombola nel 1929 ha superato l'oceano e qui è diventato Bingo! All' inizio si chiamava Beano, nome proprio cacofonico infatti un giocatore quando vince disse "bingo!" Un'altra interpretazione dice che il primo nome del Bingo era "Bean game", in quanto nella tombola si usavano i fagioli per segnare i numeri e i giocatori americani non riuscendo a dire tombola la chiamavano il gioco dei fagioli. Il bingo è proprio uguale alla tombola solo che c'è un'unica vincita solo quella finale.


Anche in Giappone esiste la tombola e prende il nome di karuta, cioè il gioco dei 100 poemi. In questo caso ci sono sempre delle cartelle ma il banditore non estrae numeri, bensì versi di famosi poemi che i giocatori devono completare mettendo il proprio sassolino sulla frase presente sulla propria cartella.

Il principio di base della tombola può essere sfruttato anche come gioco didattico, ci sono molteplici passatempi per i bambini in cui si devono pescare delle tessere con animali, colori, lettere, per completare la propria cartella. Un esempio, lo potete vedere nella foto è un mio gioco dell' infanzia della Ravensburger con cui io mi divertivo molto. Si chiama appunto Lotto o Loto e aiuta a sviluppare anche la memoria se le varie carte si mettono in una griglia ordinata sul tavolo. 



Se volete costruirvi un gioco del genere fatto in casa potete farlo anche scomponendo in pezzi delle immagini e mescolare le varie carte, ogni giocatore pescando una carta a caso deve ricomporre il proprio disegno.


Spero che vi abbia fatto piacere leggere queste informazioni, alla prossima :)

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