domenica 9 ottobre 2016

Puzzle i gialli Clementoni

Ciao!
Oggi vi vorrei parlare di un gioco un po' particolare: il puzzle. Di per se il puzzle è un gioco classico che tutti conoscono, si tratta di un immagine scomposta in pezzi, il cui numero può variare a seconda l grado di difficoltà, da riassemblare.


Un po' di storia

Si pensa che ad inventare il puzzle sia stato il cartografo john spilsbury che nel 1767 che incolló una delle sue mappe su un supporto per poi ritagliarle lungo i confini geografici a scopo didattico. 
Anche il teologo tedesco Eberhard david huber ebbe un`idea simile nel 1725.
Cristina di Svezia nel 1650 fece tagliare i suoi quadri per assemblarli insieme. 
Ciò dimostra come molti ebbero questa idea ed è difficile stabilire con precisione un inventore e un anno. Nel 19° secolo i puzzles vennero prodotti industrialmente prima di compensato e poi di cartone. Lo scoppio della popolarità avvenne dopo la seconda guerra mondiale con la diminuzione dei prezzi e l aumento dei pezzi fino a  1000.



Come tutti sapranno il puzzle, si legge "pasol" e si comincia a comporre dalla cornice e, per quelli più difficili, si fa anche una cernita di pezzi a seconda del colore prevalente su di essi o a seconda dalla forma. Meglio assemblare il puzzle su una base rigida come un pezzo di compensato se si ha una casa piccola o un solo tavolo che non si vuole ingombrare per giorni mesi o anni. Se lo si compone su di una base può essere spostato quando si vuole e ricominciare il lavoro da dove si è lasciato, quando si ha tempo o si è ispirati. Risolvere un puzzle, che alla fine non è che un rompicapo, in compagnia è sempre una cosa piacevole magari con della bella musica rilassante in sottofondo. La cosa che deve essere sempre ben visibile a tutti è la scatola con l'immagine da ricostruire così si capisce sempre a che punto si è o dove si trova quel pezzo.

Come avrete capito anche io sono stata una grande fan dei puzzles soprattutto quelli molto impegnativi, un periodo non rispondevo nemmeno agli sms perché ero così assorta nella costruzione che non li sentivo, ma poi mi sono accorta che il problema più grande era, una volta finito, cosa farci di sto benedetto puzzle?

Per me il divertimento era la sfida di riuscirlo a completare, non mi interessava nemmeno il soggetto, pensate che una volta ho comprato perfino l'immagine di una palma ahaha.
Quando viene completato dispiace distruggerlo dopo tutta la fatica affrontata, quindi ci sono due opzioni:

  • lo incornici e te lo attacchi nella tua camera come un quadro, esiste anche la colla da puzzles o degli adesivi se vuoi irrigidirlo per evitar che si rompa;
  •  oppure fai come faccio io, lo riponi a grandi pezzi nella scatola.


In ognuna di queste due ipotesi ci sono di problemi, se sei un gran costruttore di puzzles ti ritroverai le pareti della camera, in men che non si dica, coperte da puzzles; se li riponi nella scatola avrai la soffitta piena di scatole.
Infatti ho visto che moltissime persone si disfanno dei puzzles nei mercatini dell' usto, e ci sono sempre innumerevoli scatole invendute.

I gialli Clementoni

Ho notato anche, che ultimamente si ceca di fare di puzzle creativi che possono essere usati anche dopo il montaggio, un esempio sono quelli che si devono colorare per i bambini oppure, e qui torniamo a bomba, i gialli della Clementoni!



Io posseggo la versione degli anni '90 di questo gioco, in quanto me la donò mio zio che l'aveva comprato ma non l'aveva mai risolto. Io ero molto piccola quindi aspettai le superiori per decidermi, un pomeriggio piovoso, ad affrontare questo puzzle.
Ho visto in rete che c'è anche un'altra edizione dei puzzle Clementoni, che si concretizza semplicemente con un cambiamento di grafica un cambiamento di grafica, ma non saprei datare le due edizioni chi sia precedente a chi.

Ogni puzzle ha un titolo di un giallo, il mio si chiama: "I misteri al magic bazaar", all'interno della scatola troverete un libretto e un puzzle. Leggendo il libretto capirete di essere un detective e che dovete risolvere il caso, per farlo dovete leggere tutti gli indizi del libretto e risolvere il puzzle.



A prima vista sembra un' idea fantastica, in particolare l'intuizione più bella è quella di risolvere un puzzle senza sapere quale sarà il soggetto, quindi anche se si tratta di 500 pezzi, una media difficoltà, la sfida risulta più ardua in quanto non sapete cosa apparirà davanti a voi.


Risolto il puzzle già vi sentirete abbastanza orgogliosi  di voi, ma tutta la vostra boria cadrà quando affronterete il libretto. Vi preannuncio che io non sono molto brava con il risolvere gli enigmi, cioè sono una collezionista di Layton ma non riesco mai a risolvere quelle indagini che ci sono settimanalmente sulla settimana enigmistica. Qua la questione si complica perché, almeno nel mio, ci sono ben 25 indiziati ognuno con un nome diverso, i quali dicono cose a caso, chi contraddice l'altro e non si arriva a capo di niente. Fattostà che io ho abbandonato il gioco circa dieci anni fa in soffitta.

Pochi giorni fa come l'ho ripreso per scrivere questa recensione e mi sono segnata diligentemente tutti i nomi su di un foglietto per capirci qualcosa ma tempo un'ora, ho richiuso tutto e l'ho riposto in soffitta, non fa proprio per me.

Nel mio caso ci sono 3 misteri da risolvere: un omicidio, un ricatto e un furto e si può decidere se risolverli tutti e tre o uno a scelta.
Dopo la frustrazione di non essere riuscita a scoprire chi fosse il colpevole, mi sarebbe piaciuto sapere comunque la verità e mi aspettavo che ci fosse, come per la settimana enigmistica, alla fine, la pagina delle soluzioni. Invece al termine del libricino ci sono svariate pagine che bisogna leggere tramite uno specchio perché sono scritte al contrario, tipo la scritta ambulanza, e non semplicemente un nome. La conclusione è che ancora non conosco la risoluzione di questo enigma XD.

Quindi, per quanto riguarda questo gioco, anche se l'idea è carina il problema di fondo è che il puzzle non aggiunge molto all'indagine in quanto la figura, come potete vedere nelle foto, è la stessa che si trova sul libretto delle istruzioniper quanto riguarda la risoluzione dell'enigma è una cosa personale, c'è chi è più portato o appassionato in questo genere di cose, come potete leggere dai commenti, e chi lo è di meno, come me. 




Ora non so se sia per la difficoltà che si ha nel risolvere il mistero o per il fatto che una volta risolto non se ne fa più niente con questo gioco, ma i mercatini dell' usato sono pieni dei puzzle i gialli Clementoni.

Bisognerebbe inventare un puzzle che abbia un senso e una vita anche dopo che venga costruito...qualche idea?

1 commento:

  1. Veramente io ero riuscito a risolverlo. Ormai saranno passati quasi 20 anni ma non era proibitivo.

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