sabato 24 dicembre 2016

Magic etch a scketch Ohio Art Company / Linearama Clementoni anni'60/'90

Ciao, oggi vorrei parlarvi di un gioco in maniera un po' diversa, in quanto lo posseggo ma non l'ho mai potuto provare perché il mio esemplare è rotto, quindi vivo con la curiosità di testarlo. Sto parlando della lavagnetta magic etch a scketch o linearama, in parole povere è una lavagnetta su cui poter disegnare ruotando due manopole, una atta a fare linee verticali e l'altra fa le linee orizzontali.  


Attualmente in Italia non è distribuita da alcun rivenditore di giochi mentre si trova più facilmente negli USA. Se la desiderate come me potete acquistarla in rete (un esempio è questa: https://amzn.to/4iHhBce) o cercare in qualche negozio specializzato. 

Se volete approfondire questa lavagnetta anche la videorecensione la trovate qui si seguito.  



Come funziona?

La lavagna etch a scketch, per me un vero e proprio scioglilingua pronunciare il suo nome, è nata in Francia in cui, però si chiamava Telecran, dalla ditta americana la Ohio Art Company.

Girando le due manopole si potevano creare delle linee, una manopola permetteva di fare linee orizzontali e l'altra verticali, girandole insieme si creavano delle linee oblique.
Mettendo la lavagna sottosopra e scuotendola il disegno veniva cancellato. Questa magia poteva avvenire perché al suo interno c'era della polvere di alluminio che veniva inciso da uno stilo quando era ferma. Agitandola, invece palline di plastica permettevano alla polvere di ridistribuirsi uniformemente cancellando tutti i tratti. 

Dovevate stare attenti a come maneggiavate la vostra lavagna in quanto all'interno c'è una lastra di vetro che si poteva rompere. Attualmente queste lavagnette sono state un po' superate da quelle con schermi LCD che sono meno soggette a rottura hanno un prezzo più contenuto e sono anche più leggere.


Etch a scketch in Italia

Molto tempo fa Clementoni ha provato a lanciare questo gioco in Italia, lo testimoniano le pubblicità che ho trovato all'interno di alcuni giochi da tavolo di cui vi metto qualche foto.



Si chiamava Linearama (nome con cui si chiama questo giocattolo anche nel cartone Disney Pixar: toys story), ed era dotata anche di schede trasparenti che potevano essere messe sulla stessa per completare percorsi o giochi vari. Inoltre era commercializzata anche una versione mini con uno schermo 15,5 x 13,5 cm.

Sullo stesso dépliant c'erano anche queste altre lavagne:


La prima l'ho avuta e quindi ve ne posso parlare meglio si chiamava zig zag, era una lavagna nera dotata di pastelli a cera molto grassi, una volta fatto il disegno dovevate imbottirla di una quantità abnorme di torcioni e l'unica cosa che riusciva a fare era illuminarsi per rendere il vostro disegno "brillante". Era molto difficile rimuovere il colore dei pastelli dalla sua superficie, credo che per questo motivo mia mamma l'abbia buttata senza pietà.

La seconda, presente in due versioni, sia da viaggio, di un triste colore grigio blu, che in versione grande, si chiamava ghost writer e credo che avesse un principio simile alla linearama. Infatti c'era un pennino e di timbrini che rilasciavano dei segni neri. Credo che questi accessori abbiano avuto sulla punta una calamita che attraeva una polvere di qualche metallo, per cancellarla bisognava scuotere la lavagna. La didascalia, infatti, dice che shakerandola il disegno sparisce come un fantasma, da questo il suo nome.

Non avendo questi esemplari non vi so dire se essi fossero marchiati Clementoni o riportassero sul retro la marca della fabbrica che li produceva.

Spero che questa recensione vi abbia messo la scimmia e magari abbia scosso qualche casa produttrice di giocattoli a rilanciare questo passatempo :)

NB: tutti i link presenti nella pagina che riportano ad Amazon sono link affiliati questo vuol dire che se effettuerete un acquisto seguendo un link a voi non cambierà niente ma a noi arriverà una piccolissima percentuale che ci consentirà di portare avanti questo blog acquistano nuovi giochi. Grazie ❤️

martedì 13 dicembre 2016

I coccolotti Giochi Preziosi: un gioco nato negli anni '90 e riproposto nel 2013 e nel 2024

Ciao!
Oggi voglio parlarvi dei coccolotti, io li ho desiderati tantissimo perché uscirono per la prima volta, negli anni '90 quando io facevo le elementari. Mi piaceva il modo in cui ci potevi interagire ma purtroppo, come molti giocattoli, non mi vennero regalati. ho rimediato acquistandolo in un mercatino svariati anni dopo.


I coccolotti sono degli orsetti in plastica dura con rivestiti con una floccatura, quindi con dei micropeletti che rendono la loro superficie morbida.  Oltre a ciò erano caratterizzati da profumi differenti, abbinati al loro colore.
Il loro naso è a forma di cuore e si può anche illuminare di rosso, sulla sommità della loro testa c'è una catena con un portachiavi che permette di attaccarli dove volete e anche un biberon. Infatti, anche se nella mia testa questi orsetti potevano fare più cose in realtà l'unica interazione che permettevano era: dargli il biberon e sentire in risposta piccole frasi di cui parlerò dopo.


Come molti giocattoli anche i coccolotti sono tornati nnel 2013 nella versione classica colorata ma senza profumo o in quella sfumata. a quanto pare i coccolotti piacciono a generazioni e generazioni di bambini quindi anche nel 2024 sono stati rieditati. Ora si possono trovare:


Tutte le varianti dei coccolotti

In coccolotti degli anni novanta avevano il biberon bianco, le colorazioni e le profumazioni che mi ricordo sono solo queste: 
  • verde mela;
  • giallo banana;
  • rosso fragola;
  • viola mirtillo;
  • rosso fragola.
A tal proposito se qualcuno ha più informazioni o informazioni più dettagliate su questo aspetto me lo dica nei commenti così provvederò ad aggiustare questa parte.


Ho parlato dei coccolotti anche in una casella del calendario dell'avvento vi lascio il link qui, e se volete vedere il calendario completo, lascio il link della playlist qui.



I coccolotti del 2013 hanno il biberon dello stesso colore dell'orso e le nuove profumazioni e colori, questa volta sono sicura, sono:
  • rosa-rosso anguria;
  • arancio melone;
  • giallo ananas;
  • viola prugna; 
  • giallo arancio pesca;
  • verde fico.
Ma che razza di profumazioni sono prugna e fico?! Vabbè io ho proprio il fico ma purtroppo non profuma più, quindi non posso darvi il mio feedback.
Per farli funzionare dovete aprire con il giravite un vano sotto all'orsetto ed inserire 3 mini stilo. Cosa mai potrà fare un orso con tutta questa energia mi sono chiesta.

Io sono convinta che quello degli anni novanta non avesse una voce così sgradevole ma posso anche sbagliarmi.  Vi dico solo che dopo che ho messo le batterie pensavo che il mio orso fosse rotto o avesse subito qualche trauma gravissimo perché se gli date il biberon ciuccia con rumore che sembra un cavallo che galoppa. Se nel mentre glielo togliete piange, ma con un suono super stridulo, quando ha finito la poppata dice "mamma I love you" e poi si mette a russare.


Altri prodotti coccolotti


Il marchio coccolotti è stato usato moltissime altre volte da Giochi Preziosi infatti sono stati fatti:
  • i coccolotti della Disney;
  • i coccolotti con altre forme, come cani conigli e gatti;
  • i coccolotti musicotti che credo emettessero una qualche musica;
  • i coccolotti make up, sfruttando l'orso come una scatola che si apriva per rivelare un prodotto di make up;
  • come i precedenti c'erano i coccolotti surprise, che contenevano dei gioielli.

Sono stati realizzati anche gadget per la scuola come quaderni e zaini ed anche un vestito di carnevale.
Vennero prodotti anche i coccolotti cucciolotti che non c'entravano più niente con gli orsetti iniziali ma erano una sorta di peluche con il viso di plastica dura alquanto brutti.

Se avete il ricordo di qualche altro coccolotto fatemelo sapere così l'aggiungerò alla già nutrita lista, alla prossima :)

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giovedì 1 dicembre 2016

Quiproquo / Priquoquo - Sabato al circo anni '90

Ciao! Oggi vorrei parlarvi di QuiproquoPriproquo, che dovrebbe essere il suo vero nome. Si tratta di un peluche a forma di papera sdraiata il cui nome non vi dirà niente ma forse vedendolo nelle foto potrebbe risvegliare qualche ricordo assopito. Infatti negli anni '90 era molto diffuso, lo potevate trovare a casa di parenti e amici ma anche in molte macchine, ecco perché alcuni esemplari appaiono marroni, sono solo scoloriti.





Un po' di storia

Tra gli anni 80 e 90 non è che ci fossero così tanti programmi in TV, c'erano pochi canali e non c'era internet. Noi bambini potevamo scegliere se vedere la RAI (1, 2 o 3) oppure Mediaset (rete 4, canale 5 o Italia uno). La RAI, che fino a pochi anni prima era l'unica rete che trasmetteva programmi, non era preparata all'avvento della nuova televisione lanciata da Berlusconi. Questo imprenditore, oltre alle casalinghe che erano a casa nelle ore antimeridiane per cui ideò un palinsesto mattutino, decise di puntare anche sui bambini con il celeberrimo Bim Bum Bam/Ciao Ciao, cartoni animati mai visti, Cristina D'Avena e via dicendo.

Per catturare più spettatori, infatti, Mediaset decise di accalappiare gli sguardi sognanti dei bambini non solo nella fascia pomeridiana ma di tenere incollate le famiglie sulle loro reti anche nella prima serata che allora iniziava alle 20.00 più o meno.

Quindi, per qualche anno andò in onda sulle varie reti Mediaset "sabato al circo" in cui era presente Cristina D'Avena (che cantava la sigla), gli attori di Bim Bum Bam e vari comici e presentatori  Mediaset come Sbirulino (Sandara Mondaini) che a me faceva paura e quindi bisognava cambiare canale quando appariva, Cipollino cioè Massimo Boldi e via dicendo. Per conoscere qualcosa in più potete trovare i dettagli su wikipedia.

Lo spettacolo del circo affascina sempre i bambini, il tendone di questa trasmissione fu davvero montato a Milano e vennero coinvolte famose famiglie circensi.
Quelli di Mediaset non contenti di ciò decisero anche, nella seconda edizione (1990), di introdurre una mascotte (1990) per vendere qualche gadget, e questa mascotte era proprio quiproquo o priquoquo.


Io sinceramente mi ricordo della trasmissione "sabato al circo" e anche della sigla di Cristina, ma non ricordo assolutamente questo papero, che in realtà è un pinguino. A quanto pare faceva delle freddure, infatti come dice wikipedia: "...era un pinguino sdraiato che cercava di fare delle battute ma sbagliava sempre cioè prendeva delle papere o come dice un detto romano faceva un quiproquo, cioè diceva una cosa per un altra".
Per questo, a quanto pare, terminava tutti i suoi sketch con la frase "che depressione" allorché Susanna Messaggio gli regalava un peluche con le sue fattezze e lui affermava che si poteva trovare alla Standa. E qui si chiudeva il cerchio: oltre alle pubblicità che venivano introdotte nella trasmissione Berlusconi incrementava i suoi introiti vendendo un peluche, nemmeno troppo bello, ai bambini che vedevano lo show. Il mio Priproquo deriva proprio dalla Standa, mia mamma lo trovò in sconto e me lo comprò, a quanto pare non andò molto bene nelle vendite.

Io ci ho giocato abbastanza anche grazie alla sua capigliatura folta che si prestava ad essere acconciata con mollette ed elastici. Non mi piaceva, però, che si trovasse steso e non lo potessi far camminare, che non aveva delle ali quindi non lo potessi vestire. In ogni modo io continuo a sostenere che si tratta di una papera i pinguini non hanno il becco in quella maniera

Aggiornamenti

Grazie ai vostri commenti mi sono ricordata che Priquoquo aveva una sciarpa, non so come ho fatto, ma l'ho ritrovata e adesso è completo.

Dai commenti, come potete vedere, il suo nome non doveva essere questo ma Paprika, poi si è pensato di modificarlo a causa di un film non molto adatto ai bambini, che si intitolava proprio così, ed è uscito nel 1991. Un po' come il caso Moana che solo in Italia si chiama Vaiana.





Se avete altre curiosità da raccontarmi su questo personaggio sono curiosa di ascoltarle. Alla prossima:)