mercoledì 30 luglio 2025

Kendo: un gioco astratto Ravensburger di ispirazione orientale

Ciao, oggi vi parlo di un gioco astratto della Ravensburger chiamato Kendo. La mia edizione è marchiata 1991 e l'autore è Otto Maier Verlag. Leggendo in rete questa è una delle ultime in quanto dopo il 2000 non è stato più prodotto.

Come succede spesso con i giochi astratti: l'ambientazione è appiccicata sopra un po' a caso anche se si vede comunque uno sforzo nell'abbinare i combattimenti al fatto di mangiare le pedine. Ci si perde, a mio parere, nei materiali di gioco e nella grafica scelta che è un po'troppo seriosa e cupa dà l'idea di qualche arazzo di una casa antica e non ricorda molto l'oriente.

Se volete vedere la videorecensione di Kendo ve la lascio qui di seguito.


Se HAI PERSO IL LIBRETTO DI ISTRUZIONI di KENDO puoi SCARICARLO AL SEGUENTE LINK CON UN PICCOLO CONTRIBUTO, COSI' CI AIUTERAI AD ACQUISTARE NUOVI GIOCHI DA RECENSIRE SU QUESTO BLOG. GRAZIE :)

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Qualora riscontriate dei problemi con il download potete contattare la mail alla quale avete fatto il pagamento, vi verrà inviato il regolamento per mail.

Contenuto della confezione

All'interno della scatola di Kendo troverete una plancia divisa in tre pezzi che deve essere assemblata. Una volta montata si crea una figura esagonale al cui interno sono presenti altri esagoni separati l'uno dall'altro da una sorta di "stradine gialle". 

Nella casella centrale c'è una sorta di diamante o di ombrellone, a seconda di come lo volete vedere. Questa figura un po' più piccola si trova anche in vari punti del bordo, queste sono le caselle di partenza dei segnalini. Nella scatola, infatti, ci sono anche dei segnalini 8 per colore. Questi, anche se a prima vista sembrano tutti uguali, in realtà sono di altezze differenti ma soprattutto differiscono per il numero di linee che hanno nella parte alta. 

Ogni colore ha:

  • Un solo segnalino con una sola linea che rappresenta il principe.
  • Tre segnalini con 2 linee che rappresentano i samurai.
  • Quattro segnalini con 3 linee che rappresentano i guerrieri
Queste linee hanno un senso, poi lo vedremo, però potrebbero rendere difficoltoso individuare le pedine a chi ci vede poco, questa cosa non è stata superata facendole di altezze nettamente differenti ma introducendole anche sul corpo delle pedine stesse. Così toccandole, sulla testa o sul corpo si riesce a capire quale pedina si sta muovendo.

Chi è bravo con le miniature se ne trova alcune particolarmente piccole potrebbe sostituire le pedine standard con dei veri e propri personaggi per entrare maggiormente nel mood del gioco.

Come si gioca

A Kendo potete giocare da 2 a 4 giocatori da 12 anni in su, il vostro fine è quello di far arrivare il principe al palazzo, che altro non è che la casella centrale.

Per iniziare le pedine devono essere poste come mostrato in foto, quindi il principe va messo sul diamante del proprio colore e poi deve essere circondato dalle altre pedine.

Al proprio turno ogni giocatore deve muovere una sua pedina. Il movimento avviene sulle linee gialle che prima ho chiamato "strade", un movimento va da un vertice a un altro di un esagono. Le pedine si muoveranno in base al numero che hanno stampato sopra. Il principe avanzerà di una casella alla volta, il samurai di 2 e i guerrieri di 3. Le pedine devono muoversi necessariamente di tutte le posizioni non possono fermarsi prima e non è consentito loro scavalcare altre pedine, nemmeno quelle del proprio colore. I movimenti possono avvenire in qualunque posizione del tabellone basta che non si va avanti e indietro su una stessa mossa, inoltre è bene ricordare che solo il principe può entrare nel palazzo.

Qualora durante la propria mossa si giunga nel posto esatto che è occupato da una pedina avversaria questa verrà estromessa dal gioco

Se si estromette il principe di un avversario questo giocatore uscirà dal gioco ma le sue pedine rimarranno in campo. Se si gioca in 2 e il principe di un concorrente viene mangiato sarà l'altro a trionfare. Non servirà che questo entri nel palazzo per questo motivo si consiglia di spostare il principe sempre con la protezione delle altre pedine.

Sul libretto delle istruzioni viene spiegato anche come giocare a punti, qualora decidiate di fare più partite.

Impressioni

Kendo è sicuramente un gioco con regole molto semplici da imparare, come tutti i giochi astratti, ma vi ritroverete a ragionare molto prima di fare una mossa, infatti uno spostamento fatto sovrappensiero potrà anche costarvi la vittoria. Penso che Kendo sia più che altro un gioco da tenere per collezione in quanto ci sono molti altri astratti più appassionati e più moderni, questo non spicca per originalità né per tematiche. A mio parere gira meglio in 4 anche se, qualora siate solo in 2, potete decidere di scegliere due colori che partono vicini in tal modo le interazioni ci saranno già a partire dai primi turni di gioco, ricordandovi sempre che alla prima mossa non si può mangiare.

Avete mai fatto una partita a kendo? Conoscevate questo gioco? Fatemelo sapere in un commento!

venerdì 11 luglio 2025

Odin: un gioco di carte non banale vincitore del premio Asdor 2025

Ciao, oggi vi parlo di un gioco di carte che ha vinto il premio Asdor 2025, si tratta di Odin della Helvetiq. In realtà in Italia il gioco è distribuito da Dal Negro che fa delle scatole un po' più grandi di quelle originali ma e dimensioni delle carte sono le stesse, questa cosa mi ha un po' sorpresa e non so se la gradisco, voi che ne pensate?

Odin è un gioco di numeri e di colori, quindi la tematica che gli è stata appioppata, cioè l'ambientazione norrena, non serve a molto. Si sono voluti giustificare anche sulle regole dove si dice che il prototipo vedeva i vichinghi come protagonisti, quindi tale riferimento si è voluto mantenere anche nella versione definitiva con disegni molto molto carini.

Questo gioco me lo avevate consigliato sotto a un video, io ho fatto tesoro di quel consiglio, come degli altri che mi date, ma ci ho messo un po' di tempo per accaparrarmelo e intanto la rete si è riempito di recensioni di Odin proprio eprché ha vinto l'Asdor 2025. Vi dico questo perché la video-recensione è stata poco vista se volete essere uno di quei pochi che l'ha vista la trovate qui di seguito. 


Se non vedete l'ora di iniziare a giocare invece potete consultare le regole veloci a Odin:


Contenuto della confezione e setup

All'interno della scatola di Odin troverete 54 carte divise in 6 serie da 9 carte. Ogni carta è caratterizzata da un numero (da 1 a 9) e da un colore (blu, marrone, arancione, rosa e verde). Sotto a ogni numero ci sono anche dei simboli che sembrano delle rune ciò aiuta coloro che hanno dei problemi visivi a individuare più facilmente i colori.

Il regolamento consiglia se giocate in due di togliere due serie di carte e ve lo consiglio anche io in tal modo il gioco è più grintoso altrimenti potrebbe protrarsi troppo a lungo ed essere un po' dispersivo.

Consegnate 9 carte a testa le restanti si tolgono da quella mache, questo particolare vi fa capire come il gioco sia davvero molto vario proprio perché non si gioca mai con tutto il mazzo.

Come si gioca

Odin è un gioco da 7 anni in su da 2 a 6 giocatori ideato da Gary kim, Hope S. Hwang e Yohan Goh. Al proprio turno ogni giocatore dovrà scendere una o più carte della sua mano formando un numero maggiore di quello che si trova a terra.

Le regole da rispettare quando si scendono le carte sono:
  • Le carte devono essere tutte dello stesso colore o dello stesso numero.
  • Si può scendere solamente una carta in più rispetto a quelle presenti a terra.

Il primo giocatore, quindi sarà costretto a giocare una sola carta, il secondo potrà scartare una carta con un numero più alto della precedente o una coppia di carte, non ne può giocare tre. Quando scendete due o più carte queste vanno poste sul piano di gioco da quella con il valore più alto a quella con il valore più basso. Ad esempio se giocate il 3, il 7 e il 9 il numero che dovrete necessariamente comporre è il 973. 
Dopo aver giocato la combinazione dovete pescare una delle carte che si trovano a terra a vostro piacimento.
Questo aspetto è proprio quello che mette un twist al gioco e vi farà riflettere e non poco. Non potete pianificare la partita contendo solo sulle vostre carte ma dovrete plasmarla in base a ciò che scartano gli altri. Quando vi toccherà prendere dei colori o dei numeri che non avete in mano sono dolori, ecco perché potete ricorrere al passo. Passare significa non giocare più fino a quando tutti si tirano indietro e rimane solo uno in gioco, si toglieranno tutte le carte dal piano di gioco e l'ultimo a giocare ricomincerà a scendere. Passare pur avendo le carte è un rischio perché qualcun altro potrebbe terminare le sue carte e chiudere il match ma vi consiglio comunque di provare.

Si continua a scendere carte fino a quando uno dei due giocatori non ha più niente da scendere a questo punto sarà costretto a passare. In questo caso si uscirà dalla manche. Quando passano tutti tranne uno le carte che si trovano sul tavolo verranno eliminate e l'ultimo ad aver giocato le sue carte riprenderà a giocare, a questo punto rientreranno in partita tutti anche coloro che avevano passato.



Un round finisce quando un giocatore termina le carte che ha in mano. Le carte possono terminare anche quando si inizia un nuovo turno dopo un passo, se l'ultimo a giocare avrà in mano tutte carte dello stesso numero o dello stesso colore, in questo caso le può scendere tutte insieme, questa è l'eccezione alla regola che bisogna iniziare con una sola carta.

Alla fine del round si conta il punteggio costituito dalle carte rimaste in mano. Quando un giocatore arriva a 15 la partita si chiude il vincitore sarà chi ha il punteggio più basso.

Impressioni

Odin è sicuramente un bel gioco, semplice ma non banale. Si annovera proprio nella categorie dei miei giochi preferiti: un gioco di carte facilmente trasportabile con regole immediate e molto longevo. In due gira molto bene ma anche in 4 se la cava, insomma penso che tutti noi dovremmo avere un Odin sempre in borsa per giocarci con amici, parenti e conoscenti.

Voi che ne pensate? Avete provato Odin cosa ne pensate? Fatemelo saper ein un commento!

Alla prossima!

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giovedì 10 luglio 2025

Taco loco Helvetiq: un gioco per gli amanti dei tacos

Ciao, oggi vi parlo di Taco Loco un gioco di carte tascabile della Helvetiq


Mi sentite spesso parlare dei giochi di carte, soprattutto quelli della Helvetiq, giuro che questi non mi vengono omaggiati ma li compro perché mi piacciono molto, sono tutti facili da capire e divertenti da giocare. In questo caso ho fatto un ordine sul sito Dal Negro in quanto ero curiosa di vedere com'era la localizzazione italiana dei giochi Helvetiq e devo dire ni. Cioè vedendo la scatola più grande pensavo che le carte avessero una forma differente invece hanno la medesime dimensioni c'è solo più spazio nella scatola che non è affatto utile essendo un gioco tascabile. 

Se volete vedere la video recensione di taco loco la trovate qui di seguito.

Contenuto della confezione e setup

All'interno della confezione di Taco Loco ci sono 70 carte. Prima di iniziare il gioco occorre mescolarle e darne 3 ad ogni giocatore, la restante parte formerà il mazzo di pesca. Girate la prima carta, questa sarà il punto di partenza per la preparazione di un nuovo taco.

Come si gioca

Taco Loco è un gioco adatto da 7 anni in su da 2 a 5 giocatori. A ogni turno ogni giocatore deve scendere una carta su un taco e dire la somma di tutte le carte. Se vicino al mazzo c'è un 5 e un giocatore vi poggi vicino un 3 dovrà dire 8.


Per preparare il taco perfetto non dovete superare l'11:
  • Se riuscite a fare un taco di esattamente 11 date le carte che lo compongono a un giocatore a piacimento.
  • Se superate con l'ultima carta scesa l'11 il taco è rovinato e dovete prenderlo voi.
  • Se il taco ancora non supera l'11 allora lasciatelo sul tavolo qualcuno lo dovrà completare.

Qualora scendiate una carta di uguale valore all'ultima giocata questa vi permetterà di iniziare un altro taco in questa circostanza ogni giocatore al proprio turno potrà scegliere su quale taco giocare.
Questa regola durante una partita non è molto chiara e mette sempre zizzania quindi io di solito permetto di iniziare un altro taco quando qualcuno scende una carta uguale a l'ultima presente su qualsiasi dei taco presenti sul piano di gioco, modificando la regola in "non si possono mettere due carte dello stesso valore vicine sullo stesso taco, in questo caso se ne deve iniziare uno nuovo". Ciò viene recepito più facilmente dai giocatori.


Nel mazzo sono presenti anche delle carte speciali:
  • Taco leggendario che porta il valore di qualsiasi taco subito a 11, dopo averlo sceso quindi potete consegnare quel taco a chi volete. 
  • Taco solitario che può essere giocato in 2 modi. Il primo è scartarlo subito dopo che un altro giocatore gioca il taco leggendario, prima che egli assegna il suo malus. Se più giocatori lo giocano varrà solo il primo gli altri lo riprendono. Dopo averlo giocato si pesca subito un'altra carta dal mazzo. Il secondo modo per giocarlo è su un taco di quelli sul piano di gioco, in questo caso riporterà il suo valore immediatamente a zero.
La partita termina quando tutte le carte sono state giocate. Ogni giocatore conterà le carte che ha preso chi ne ha di meno sarà il vincitore.

Impressioni

Trovo Taco Loco un gioco carino ma non eccezionale, non è il mio preferito tra quelli Helvetiq ma posso anche affermare il divertimento aumenta con più giocatori. In due è un po' ripetitivo e con pochi colpi di scena, già in tre diventa più cattivo in quanto si possono creare delle coalizioni, aspetto che si ritrova anche in partite con 4 o 5 persone. Quindi acquistatelo solo se riuscite a giocarlo in 4 o 5 persone altrimenti preferite altri giochi.

Avete mai provato Taco Loco? Cosa ne pensate? Fatemelo saper in un commento!

Alla prossima :)

NB: tutti i link presenti nella pagina che riportano ad Amazon sono link affiliati questo vuol dire che se effettuerete un acquisto seguendo un link a voi non cambierà niente ma a noi arriverà una piccolissima percentuale che ci consentirà di portare avanti questo blog acquistano nuovi giochi. Grazie ❤️

venerdì 4 luglio 2025

Lancelot: un gioco da tavolo astratto che ti farà sentire un cavaliere (Mattel - 1990)

Ciao, oggi vi parlo di un gioco astratto pubblicato da Mattel nel 1990, si tratta di Lancelot. Come succede anche in altri giochi astratti, anche in questo caso è stata introdotta un'ambientazione posticcia solo per rendere il gioco più appetibile a un'ampia platea di giocatori. Devo dire, però, che in questo caso la tematica Medievale fantastica non mi dispiace perché i disegni e le decorazioni sono molto belle.


Sono molto legata a Lancelot anche se non lo gioco quasi mai perché a mio parere ha dei difetti di cui parleremo più avanti. Se volete sfruttare al meglio le potenzialità del gioco vi consiglio di scaricare il regolamento in inglese perché quello in italiano è stato tradotto in modo poco comprensibile, lo trovate qui di seguito: http://www.gamecabinet.com/rules/Lancelot.html

Se volete farvi del male ma volete aiutare il nostro progetto a crescere potete scaricare con un piccolo contribuito il regolamento in italiano a questo link:  https://sellky.com/a/exB

(Una volta aperto il link vi uscirà una pubblicità, quando il timer arriva a 0 cliccate sul pulsante in alto a destra e il gioco è fatto!)
Qualora riscontriate dei problemi con il download potete contattare la mail alla quale avete fatto il pagamento, vi verrà inviato il regolamento per mail.

Se vi va di vedere la videorecensione del gioco la trovate qui di seguito:




Contenuto della confezione

Nella scatola di Lancelot è presente un tabellone che raffigura una scacchiera decorata con disegni molto belli, che fanno il paio con quelli in copertina. Tutto ciò è veramente fantastico ma poco funzionale, infatti come potete notare la scacchiera sembra che abbia dei gradini.


Sono state inserite elle ombreggiature per dividerla in 4 aree differenti, da usare in base al numero dei giocatori. Penso che se giocate in 2 o in 5, il numero minimo e massimo di giocatori, non avrete problemi perché dovrete usare tutta la scacchiera o solo la parte centrale ma in 3 o 4 potreste confondervi e non sapere qual è effettivamente il margine del gioco. Avrei preferito delle linee nette in barba all'eleganza della soluzione grafica perché ciò avrebbe determinato una più semplice individuazione del piano di gioco.


Nella scatola ci sono anche 5 set di pedine costituite da uno scudo con spada in 5 colori differenti  a cui si associano pedine speciali (da usare per il gioco avanzato) cioè un'Excalibur dorata inserita nella roccia e 5 scudi bianchi.


Come si gioca

Lancelot è un gioco adatto da 10 anni in su per 2 a 5 giocatori. Prima di iniziare ogni giocatore riceve le pedine del proprio colore e a ogni turno gli si chiede di piazzarne una sul campo da gioco seguendo le regole dei cavalieri:
  1. Se su una colonna o su una riga non ci sono stemmi avversari ci possono essere massimo due stemmi del proprio colore.
  2. Se su una riga o una colonna ci sono anche degli scudi avversari non c'è un limite agli scudi del proprio colore.

Il fine del gioco è quello di catturare le pedine avversarie, per farlo dovrete vere una supremazia di almeno 2 stemmi su una riga o una colonna. Ad esempio se su una colonna ci sono 3 stemmi gialli e 5 blu, il giocatore blu dopo aver piazzato il quinto stemma può catturare, quindi togliere dalla plancia, tutti gli stemmi avversari.

Se piazzando una pedina otterrete la supremazia sia su una riga che su una colonna prenderete tutte le pedine su cui avete la supremazia.

Ricordatevi che dopo che avrete preso le pedine avversarie non dovete rimuovere le vostre, in questo caso non vale la regola dei cavalieri che diceva che non possono esserci più di due stemmi di uno stesso colore su una riga o una colonna libera. Inoltre l'avversario potrà tranquillamente porre le proprie pedine sulle caselle che sono state liberate perché non verrà catturata. Quando la plancia comincia a riempirsi questo surplus di pedine che effettivamente non catturano diventa un ostacolo alla comprensione del gioco, si fa fatica a capire dove si può piazzare una propria pedina e dove no.


Vincerete quando riuscirete a conquistare abbastanza pedine avversarie:
  • In 2 giocatori 7
  • In 3 giocatori 8
  • In 4 giocatori 9
  • In 5 giocatori 10
Il regolamento dice che potete modificare questi numeri a piacimento. Sulle regole è indicata anche una variante del gioco base in cui per la cattura non bisogna considerare solo le righe e le colonne ma anche le linee diagonali.

Gioca avanzato: il potere del re

In questo caso dovrete usare gli scudi bianchi, da consegnare a ogni giocatore, ed Excalibur che verrà posta su una casella a caso del piano di gioco dal primo giocatore. Si gioca in modo del tutto simile al gioco base ma bisogna considerare che se si pongono le proprie pedine su una riga o una colonna dove si trova Excalibur questa acquisirà virtualmente il colore delle pedine che si trovano in minoranza. Ad esempio se su una riga c'è una sola pedina rossa e due blu la spada Excalibur conterà come una pedina rossa. Per conquistare le pedine presenti sulla riga o sulla colonna dove si trova Excalibur, quindi, bisognerà investire una pedina in più per avere la supremazia. 


Una volta durante la partita, però, si potrà attivare il potere dello scudo bianco, dopo averlo giocato dovrà essere rimesso nella scatola di gioco. Nel turno in cui lo usa quel giocatore potrà spostare la spada leggendaria dove vorrà e questa acquisirà il colore del giocatore che l'ha spostata e non più della minoranza. Lo spostamento può essere fatto sia prima che dopo aver piazzato una propria pedina. Dal turno successivo Excalibur tornerà ad aiutare le minoranze

Impressioni

Nonostante io sia molto legata a Lancelot non lo gioco praticamente mai perché trovo faticoso dover, dopo le prime mosse, comprendere dove si possono meno sistemare i propri scudi senza violare le regole della cavalleria. Sono sicura che una conversione in un app o in un gioco elettronico lo renderebbe senza dubbio più piacevole perché sarebbe il sistema stesso a indicare le caselle dove effettivamente si può sistemare una propria pedina e ci si potrebbe concentrare maggiormente sulla strategia. Come vi dicevo il fatto che le proprie pedine rimangano su una linea ma questi non possono più catturare mette un po' in difficoltà il giocatore. Devo dire che il gioca avanzato non aggiunge niente di interessante a una partita.

Voi conoscevate Lancelot? Che ne pensate? Fatemelo sapere in un commento!

Alla prossima:)