Ciao!
Ho intenzione di scrivere questo post da circa un anno, da
quando mi hanno regalato un libro sui giochi il quale mi ha fatto comprendere
come questi tre giochi da tavolo (ce ne sono anche altri in realtà) siano in
stretta connessione. Purtroppo non è detto che rimandando o aspettando la
saggezza venga aumenti quindi le informazioni che ho racimolato circa un'anno
fa sono le stesse che ho adesso, purtroppo.
Pachisi
Partiamo dal precursore di tutti i giochi che si chiama
Pachisi, è nato in India nel 400 d.C. il suo nome significa 25 che è il numero
più alto che si poteva ottenere.
La sua plancia di gioco è costituita da una croce, al centro c'è un cerchio chiamato trono da
cui si diramano 4 braccia di caselle che corrono tutto intorno.
Ogni giocatore ha 4 pedine, queste partono dalla parte
centrale che come ho detto si chiama trono, lo scopo è quello di
percorrere il carro o il corridoio di casa cioè la fila di caselle che si trova
in mezzo al braccio della croce, fare un giro in senso antiorario del percorso
e tornare nel trono, chi riesce in questa impresa per primo, con tutte le sue pedine vince.
In questa versione non ci sono dei dadi ma delle
conchiglie dette anche cauri, si tratta di quelle conchiglie chiuse e bombate
con una fenditura da un lato. Se ne usano 6 e a seconda di quante conchiglie
risultano essere rivolte con la fenditura verso l'altro si ottiene un punteggio
differente. Solo quando 6 cuari hanno la fenditura in altro (10 punti), oppure 1
solo (10 punti) o nessuno (25 punti) si ottiene anche una grazie ed è possibile
mettere una nuova pedina in gioco.
Il gioco comincia con un tiro di conchiglie e qualunque
numero si ottiene è possibile fare entrare in gioco una pedina. In pachisi è
interessante il gioco in coppia infatti alleandosi si può creare un muro, cioè
due pedine sulla stessa casella, che impediscono il passaggio di un avversario il
quale deve fermarsi dietro o in alternativa provare a mangiare le pedine
appartenenti al muro.
Infatti regola fondamentale del gioco è quella di rimandare una pedina al trono se essa viene raggiunge da una avversaria.
Il gioco di squadra è importante non lasciare pedine da sole, per aiutare il proprio
compagno di squadra si può tirare due volte o rinunciare ad un turno allo
stesso modo per punire una pedina rimasta indietro gli avversari possono tirare
due volte.
Sulla plancia di gioco ci sono anche dei rifugi cioè delle
caselle segnate con una x, sulle quali le pedine sono immuni, non possono essere mangiate, esse possono ospitare quante pedine si vuole.
Se volete approfondire l'argomento vi lascio un link molto
interessante:
Il gioco pachisi fu portato dagli inglesi in europa solo nel
19 secolo e si chiamò Ludo (però molti continuano a chiamare questo tipo di gioco Pachisi anche adesso, per esempio in Spagna questo passatempo è molto diffuso, ci sono app per il cellulare e si gioca anche nei parchi e prende il nome di Parchis).
Ludus
La plancia di gioco di Ludus è molto simile al pachisi, infatti è
costituita da una croce, solo che la partenza non è più centrale ma avviene da
spazi all'esterno del percorso, le regole sono sempre quelle bisogna
introdurre una pedina in gioco quando con il dado esce un 6 e bisogna farle
girare tutto il tabellone fino a raggiungere il "corridoio" che le
porta alla parte centrale. Chi salva per primo le sue pedine vince.
In questa
versione non esiste più il gioco di squadra
e c'è la regola di poter impilare una pedine dello stesso colore l'una
sull'altra in questo modo non possono essere mangiate.
Le regole che ho reperito su internet si fermano qui, non si
parla di muri o di bonus quando si mangia una pedina.
Non t'arrabbiare
Ora passiamo al gioco più conosciuto qui in Italia che
ancora oggi si può trovare nei negozi di giocattoli, si tratta di "Non t'arrabbiare", venne inventato in
Germania nel 1910 da Friedrich schmidt il quale voleva intrattenere i suoi
numerosi figli, a sua detta di ispirò a pachisi e da quel giorno nacque questo
gioco che è diventato un classico.
Il nome deriva dal fatto che una partita può portare alla
frustrazione un giocatore in quanto deve aspettare un sei per immettere una
pedina in gioco e poi se essa dovesse venire mangiata è costretta a ricominciare tutto daccapo.
Come potete vedere dalle foto la grafica ed il titolo (con relativo sottotitolo
"il gioco del buonumore") sono rimaste sostanzialmente invariate, è
cambiato solo il formato del gioco e anche la casa produttrice è sempre la
stessa: la eg (tralasciando il fatto che ora è stata assorbita dalla hasbro).
Il gioco è adatto da 2 a 6 giocatori da 6 anni in su o come
dice l'edizione più vecchia, per tutte le età.
Un innovazione rispetto a ludo o a pachisi è senz'altro il
fatto di aumentare i giocatori, infatti il tabellone è double face, in entrambe
le edizione, in modo tale da permettere di ampliare il numero di concorrenti da
4 a 6.
L'altra regola che distingue non t'arrabbiare da ludus e
pachisi è il fatto che le pedine non devono arrivare ad una zona centrale bensì
fermarsi in delle caselle del proprio colore e per arrivare in queste bisogna fare un numero preciso di dadi
ad esempio, se vi è rimasta solo la prima casella libera e non riuscite a tirare
un uno, non potete vincere ma dovete rimanere fermi sulla cornice esterna del
gioco, con il rischio che qualcuno vi "mangi" facendovi ripartire
daccapo.
I materiali di gioco sono 24 pedine, 4 di ogni colore e un
dado. Nella versione moderna le classiche pedine di plastica sono state
sostituite con degli omini in legno a mio parere abbastanza brutti senza un
significato preciso ai fini del gioco.
Quindi i materiali di gioco si equivalgono, la cosa che mi
lascia perplessa sono le istruzioni, che oltre a quelle base (entrare in gioco con un 6, essere rispediti
ai vostri spazi di partenza se qualcuno finisce sulla stessa vostra casella e
vincere se si riportano tutte le pedine sui pallini del vostro stesso colore)
ci sono delle regole diverse nelle due edizioni, e ho trovato altre regole ancora su internet, qui di seguito vi elencherò tutte quelle che ho trovato con il riferimento di dove
le ho prese. Sta alla vostra sensibilità decidere quali applicare per
rendere il gioco giù semplice o con un pizzico di pepe in più, ricordandovi di
enunciarle prima di ogni nuova partita così ogni giocatore si regolerà di
conseguenza.
- con il primo tiro del dado, qualunque esso sia, potete mettere una pedina in gioco (edizione anni '80);
- quando tutte le pedine sono in gioco e vi esce un 6 potete ritirare (edizione anni '80);
- quando vi esce un 6 potete comunque ritirare (edizione 2016);
- due pedine dello stesso colore non possono fermarsi sulla stessa casella (non viene indicato cosa fare però se fermarsi una casella prima o una casella dopo. E' anche detto che questa regola che può essere ignorata solo se si tratta di due pedine che si trovano sulla casella di partenza. Edizione 2016);
- anche se siete in 2 giocatori si consiglia di giocare in 4, ognuno muoverà due colori, per rendere il gioco più interessante (edizione anni '80);
- se si possono fare più mosse ma una di queste prevede di far tornare un segnalino alla propria posizione di partenza bisogna per forza fare questa (edizione 2016);
- due pedine dello stesso colore sulla stessa casella formano un blocco che non può essere sorpassato dalle altre pedine (wikipedia);
- quando una pedina "mangia" una pedina avversaria potrà avanzare di 20 caselle e sorpassare anche un muro (wikipedia);
- quando una pedina arriva alla casa base un'altra può avanzare di 10 caselle (wikipedia).
Spero che questo post vi abbia fatto venire voglia di tirare
fuori dalla soffitta non t'arrabbiare o magari comprarne una versione moderna, anche mini, e cominciare a giocare con i vostri amici:)
Alla prossima :)
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