mercoledì 24 marzo 2021

Jumanji - il gioco da tavolo eg - vale la pena di acquistarlo? (Spoiler No)

Ciao, come avete capito dal titolo questo post è un po' polemico. Oggi vi parlo del gioco da tavolo Jumanji. Io ho acquistato la versione con la scatola di legno edito dalla eg - spimaster. Voglio sottolineare che questa è l'edizione vecchia qualche anno dopo è uscita una nuova versione in cui ci sono delle carte, pare che la giocabilità sia migliorata ma non ho avuto modo di provare il gioco.

Come molti amanti della pellicola anni '90, anche io, quando ho visto nei negozi questa scatola, ho deciso di comprarla senza pensarci. Già ero preparata a trovarmi davanti un gioco non particolarmente esaltante come meccaniche, ma la cosa che mi ha deluso maggiormente sono stati materiali di gioco davvero pessimi.

Ma partiamo dall' inizio: Jumanji è un gioco da 2 a 4 giocatori da 5 anni in su. In commercio esistono altre versioni di questo gioco, si parla di quello Noble collection pensato per i collezionisti che non ideato per giocarci e quello con il tabellone e la scatola di cartone.

Se volete vedere la videorecensione ve la lascio qui.


Un po' di storia

Tutti conoscono Jumanji come film, in realtà tutto è nato da un libro per bambini pubblicato nel 1981 (se volete ascoltare la storia in inglese vi consiglio di vedere questo video) da cui è stata tratto la pellicola del 1995. Questa è diventata un cult per molti, non solo per i grandi attori che hanno interpretato la vicenda, ma per la singolarità della storia: un horror familiare in cui i protagonisti cercavano di vincere un gioco da tavolo maledetto. Capite bene che per un amate di quella pellicola avere la scatola del gioco da tavolo era un sogno, quindi io, come molti altri, appena ho saputo dell'uscita di questo passatempo mi sono subito catapultata a comprarlo. Sapevo che non era possibile vedere materializzarsi leoni, branchi di animali e cacciatori un po' pazzi, ma avrei pensato di vivere un'esperienza di gioco un po' migliore. 

Jumanji non fu un fenomeno circoscritto nel tempo infatti uscì anche il film del secondo capitolo Zathura, libro dello stesso autore pubblicato nel 2002 (se volete potete sentire anche questa storia vedendo questo video) poi trasformato in pellicola nel 2005. Le vicende sono simili, si parla di un gioco a tema spaziale, realizzato in latta con dei meccanismi automatici, che trasportava i protagonisti nello spazio, ma non ebbe lo stesso successo del primo. In tempi più recenti, tra il 2017 e il 2019, invece, ci furono dei remake di Jumanji, accolti abbastanza bene dal pubblico. Io ho visto solo il primo e non mi è sembrato molto male: un film di avventura privo, però, di quell'aria di mistero che c'era dietro a quello anni'90.

Contenuto della confezione

Il punto debole di Jumanji sono proprio i materiali. Come vi ho detto io ho acquistato la versione in legno proprio per avere un gioco molto simile a quello visto nel film e sono rimasta delusa da alcuni particolari che, a mio parere, potrebbero essere migliorati.


La scatola, esternamente, è bella e sembra anche solida, aprendola, però, ha un odore di colla davvero molto forte che permane per molto tempo, ma il problema non è questo. 
I percorsi che devono essere attraversati dalle pedine hanno delle caselle davvero troppo piccole per la grandezza dei segnalini stessi. Questi ultimi sono, bruttissimi sembrano i fiaschetti del Monopoli, ci voleva tanto a renderli un po' più simili alle pedine del gioco? Oltre a ciò c'è anche un rinoceronte che ha delle dimensioni davvero spropositate per le piccolissime caselle che citavo prima. 



Altri materiali sono: 
  • una clessidra davvero fulminea (30 secondi) che nel mio caso è arrivata danneggiata (ho contattato il servizio clienti spin master e non quello eg che mi ha detto che, non avendo parti di ricambio, mi avrebbe mandato un altro gioco di loro produzione e così è stato)
  • delle carte che presentano una banda criptata come i migliori giochi anni 90, vedi dragon i segreti della vecchia pechino, che potrebbe anche essere una bella idea se non che il lettore è di una plastica sottilissima che si danneggia appena la guardi.
  • Dei dadi speciali su cui dovete attaccare le facce la prima volta che ci giocate. Gli adesivi si scollano che è una bellezza ma non si poteva trovare un'alternativa a tutto ciò, magari dei dadi stampati?

Preparativi

Preparare il gioco è molto semplice basta che ognuno prende il segnalino del colore che ha scelto, lo dispone sulla casella di partenza e si dota di un dado speciale. Poi si devono mettere a lato del piano di gioco: le carte mischiate, il lettore e la clessidra.


Come si gioca

Jumanji non è un gioco difficile in quanto mixa la fortuna e la velocità. Direi che potrebbe sembrare frustrante o ripetitivo, ma sicuramente non complesso. Il regolamento a volte, però, può mandare in confusione in quanto le azioni da fare sono quasi sempre le stesse con piccolissime sfumature differenti, ma vengono descritte in modo più complesso di quello che in realtà sono.  
 
I giocatori al proprio turno tirano il dado e possono incappare in 4 tipi di caselle:
  • quelle vuote, chi vi è capitato pesca una carta la interpreta, con lo speciale lettore, e dice a tutti il simbolo riportato su di essa. Al via si gira la clessidra e ognuno tira ripetutamente il suo dado speciale. Se tutti riescono a far uscire il simbolo prima dello scadere del tempo andranno avanti del numero indicato sulla carta, tranne colui che l'ha pescata. Se non si riesce nell'impresa la carta viene posta in un rettangolo a lato del tabellone. Attenzione: se tutti i rettangoli vengono coperti da carte automaticamente il gioco ha vinto.

  • quelle 5 o 8 il giocatore che è arrivato in questa casella è intrappolato qui, quindi i partecipanti successivi devono tirare il dado e sperare che esca loro un 5 o un 8, se ciò non accade il giocatore maledetto indietreggia di una casella subendo il suo effetto. Si va avanti così fino a quando qualcuno effettivamente fa uscire un 5 o un 8;
  • quelle nella giungla, sono del tutto simili alle caselle vuote solo che se tutti non riescono a ottenere lo stesso simbolo della carta bisogna pescare un'altra carta, fino a quando non si riesce nell'impresa. In questo caso anche chi ci è finito avanza del numero di caselle indicate sulla carta.
  • quelle rinoceronte, in queste, se si vuole, si prende il rinoceronte dalla sua tana e lo si mette davanti a un giocatore avversario. Quest'ultimo al suo turno se tira un numero pari può avanzare facendo tornare il rinoceronte nella sua tana, altrimenti sta fermo dove si trova.


Vince il giocatore che per primo arriva alla casella Jumanji con un tiro esatto. Se questo non accade rimane sulla casella dove si trova e ne subisce le conseguenze.

Impressioni

Come vi ho detto ampiamente i materiali di questo gioco sono da dimenticare, per quanto riguarda le meccaniche non ho molto da recriminare in quanto anche il "vero" Jumanji non è niente di più che un gioco dell'oca un po' più elaborato, quindi non sto a dire che potevano fare meglio, ma mi lascia spiazzata il concetto alla base del gioco. Si tratta di un competitivo o di un cooperativo? Quando un giocatore è nei guai tutti lo devono aiutare sennò tutti perdono, ma allora perché dovrei mettere un rinoceronte davanti a un mio compagno se questo deve aiutarmi? Quando qualcuno arriva alla scritta Jumanji vince solo lui o vincono tutti? Per me questo aspetto bisognava migliorarlo, per dare un significato organico al gioco.

Se voi siete di un parere differente sono felice di leggerlo in un commento :)

Alla prossima!

NB: tutti i link presenti nella pagina che riportano ad Amazon sono link affiliati questo vuol dire che se effettuerete un acquisto seguendo un link a voi non cambierà niente ma a noi arriverà una piccolissima percentuale che ci consentirà di portare avanti questo blog acquistano nuovi giochi. Grazie ❤️

Nessun commento:

Posta un commento