martedì 3 febbraio 2015

La città verde EG -1976: un gioco niente affatto ecologico

Ciao, oggi vi parlo della Città verde, un gioco edito della editrice giochi Milano (eg). Sulla confezione come anno di pubblicazione è indicato il 1976, ma non so fino a che anno il gioco è rimasto in commercio.


Questo gioco mi è stato dato da parenti che non lo usavano più, non so né quando, né dove l'abbiano acquistato, mi ricordo solo che ho iniziato a giocarci da quando facevo le elementari e non l'ho mai capito pienamente.
Si può giocare da 2 a 4 giocatori ma sulla confezione non è indicato il range di età consigliata.

Se volete vedere la video recensione di questo gioco vi lascio qui il link.


Contenuto della confezione 

La scatola della città Verde contiene:
  • 1 plancia di gioco;
  • 12 cartoncini denominati settori di bonifica (tre per ogni colore);
  • 1 dado speciale, con tre 1, un 3, un 2, e un pallino che inizialmente doveva essere rosso ma nel mio dado risulta essere nero con un bordo di qualche colore indefinito);
  • 40 carte della speranza;
  • 32 carte delle licenze edilizie (metà con la scritta difesa e l'altra metà con la scritta opposizione);
  • 89 buoni monetari (21 del valore di cinque milioni del colore blu, 11 del valore di venti milioni di colore rosso, 31 del valore di un milione del colore verde, 21 dal valore di dieci milioni di colore arancione e 5 del valore di cinquanta milioni di colore viola);
  • 1 martelletto (di quelli utilizzati nei tribunali con uno scomparto apribile e 10 palline: 5 rosse e 5 verdi);
  • 36 costruzioni in plastica di 4 colori: blu, giallo, rosa e viola.


Il regolamento si trova sul retro della scatola, ho letto in rete che questo non è un particolare che tutti apprezzano dei giochi, io invece lo adoro perché sei sicuro che, se possiedi la scatola, non perderai mai il regolamento e potrai sempre giocarci.

Scopo del gioco

Lo scopo della Città Verde è quello di costruire un fiorente quartiere su un terreno spoglio, si tratta di un gioco molto poco ambientalista, a dispetto del titolo.


La plancia gioco rappresenta 4 terreni spogli divisi in lotti di terreno chiamati "settori di bonifica" che altro non sono che strisce di carta. Queste si dovranno incastrare con il seguente ordine:
  1. la riviera
  2. la zona centrale
  3. la zona residenziale.
Non ci si può sbagliare perché ogni cartoncino presenta delle alette numerate da inserire in delle specifiche sedi sul tabellone, anch'esse numerate.



Una volta costruito tutto il terreno si devono cominciare a mettere gli edifici, anche questi devono avere uno specifico ordine:
  1. edificare prima i manufatti della riviera: i giardini pubblici, il camping e l'ippodromo;
  2. passare poi agli edifici della zona centrale: la cattedrale, lo stadio e il palazzetto dello sport; 
  3. finire con la costruzione dei mostri di cemento della zona residenziale: le ville, il supermercato e la piscina olimpica.
L'area successiva potrà essere edificata solo quando quella precedente sarà completa.


Come si gioca

Comincia il giocatore più giovane e poi seguono gli altri da sinistra a destra. Ogni giocatore all'inizio del gioco riceve 15 milioni
Al proprio turno giocatore:
  1. tira i dadi, ogni numero che esce corrisponde ai milioni vinti, si può tirare il numero di volte che si vuole ma, attenzione, se esce il bollino rosso si perde tutto quello che si era vinto fino a quel momento. 
  2. Può comprare una o più licenze edilizie da tenere segrete agli altri giocatori (ognuna costa 3 milioni). Su questi cartoncini ci sono le scritte DIFESA o OPPOSIZIONE il loro utilizzo lo spiegherò più avanti.
  3. Può pescare una carta della speranza e qua sorgono tutti i miei dubbi. Ma perché prendere queste carte che, nel migliore dei casi, ti dicono che hai perso tutto quello che hai guadagnato con il lancio dei dadi? Non so se si è capito, ma io queste carte le odio e non le pesco mai nemmeno all'inizio del gioco dove non rischio di perdere terreni e proprietà, però conosco persone che le pescano sempre quindi, forse, si tratta di strategie di gioco!
  4. Se ha le finanze, può cominciare a comprare i terreni dal prezzo di 5 milioni l'uno o le varie costruzioni: quelle della riviera costano 5 milioni l'una, quelle della zona centrale 10 milioni l'una e quelle della zona residenziale 15 milioni l'una.


Quando un giocatore completa le costruzioni del primo terreno (la riviera) riceverà raddoppiati i guadagni che fa tirando il dado e quando completerà anche quelle della seconda zona (la zona centrale) i guadagni con il dado si triplicheranno.

Detto questo, sembra facile fare i soldi ma non è altrettanto facile costruire, infatti, gli avversari possono opporsi alla costruzione degli edifici.
Poniamo che il giocatore giallo decida di costruire uno o più edifici, gli altri giocatori potranno opporsi a questa decisione presentando 1 o più (fino a massimo di 5) cartoncini "licenza edilizia" con scritto opposizione e il giocatore giallo potrà difendersi presentando 1 o più (fino ad un massimo di 5) cartellini con scritto difesa.
Per chi si difende una pallina verde sarà data in omaggio dal tribunale, quindi anche se non si hanno difese, ne sarà comunque inserita una d'ufficio.

E qua arriva l'unica parte che mi ha sempre divertito nel gioco, bisogna inserire all'interno del martelletto da giudice un numero di palline rosse pari al  numero di opposizioni e un numero di palline verdi pari al numero delle difese. Si chiude, si mescola per bene tenendo il martelletto rovesciato e producendo un fracasso inaudito. Quando si è pronti a emettere la sentenza si rigira tale arnese e in un incavo alla base del manico si può vedere una pallina o verde o rossa.



Se la pallina è rossa, il giocatore giallo non può costruire e perderà i soldi investiti, invece ogni giocatore che ha messo una carta opposizione riceverà cinque milioni dalla banca.
Se la pallina è verde può costruire, pagando sempre la somma.
Naturalmente le carte utilizzate vengono ritirate e devono essere riacquistate per poter di nuovo opporsi o difendersi.

Pareri e misteri

In linea di massima, come vi ho detto all'inizio, non ho mai trovato La Città Verde divertente, a parte il martello del giudice, ma forse non ho mai capito a fondo il suo spirito e l'utilità delle carte della speranza! Si tratta di un push your luck che è stato complicato con carte e un'ambientazione che adesso sarebbe osteggiata da molti visto che il vostro fine è quello di distruggere un'area naturale per edificarvi sopra.

La cosa che mi ha sempre incuriosito invece è il fatto che, almeno nell'edizione che ho io, il settore azzurro e quello rosa sono invertiti perché se si prova ad incastrarli i numeri non coincidono, inoltre il camping (l'unica costruzione non simmetrica) viola e quello azzurro non coincidono con lo spazio disegnato. Se avete il gioco mi fate sapere se succede anche a voi o è solo un mio problema?

Spero che questa mia prima recensione vi sia piaciuta, alla prossima :)

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