martedì 27 ottobre 2015

Mastermind: un gioco asimmetrico che insegna a ragionare (1972 - Invicta)

Ciao! Oggi vi parlo di Mastermind un gioco dell'Invicta del 1972, data in cui è diventato anche "gioco dell'anno". È adatto per due giocatori ma non vi so dire l'età. Nel mio caso ho iniziato a giocarci da molto piccola, diciamo che fa parte del mio DNA. Infatti mia mamma ne aveva comprato una versione da viaggio marrone e me lo ha proposto come uno dei primi giochi, un passo molto azzardato.


Il gioco è attualmente prodotto e se ne trovano in commercio differenti versioni, infatti io attualmente posseggo anche un'edizione degli anni '90 con una grafia più per bambini e meno seriosa.



Se volete vedere la video recensione del gioco potete cliccare qui.


Come si gioca

Mastermind è un gioco asimmetrico in cui un giocatore fa una combinazione e dà all'altro degli indizi per indurlo a indovinare e l'altro si scervella per leggere gli indizi e appunto indovinare una combinazione di colori. 
La plancia presenta vari buchetti organizzati in linee da 4, affiancati da altri 4 buchetti organizzati in quadrati. Mi pare che ci siano 10 blocchi di buchi disposti come appena descritto. In più, a seconda del modello, ci saranno o su un lato della plancia o sullo stesso piano ma nascosti da un cuneo, altri 4 buchetti. In tali forellini il giocatore atto a creare la combinazione da indovinare. Deve disporre 4 differenti pirolini, può scegliere se ripetere dei colori o farli tutti differenti.

A ogni turno il giocatore che deve indovinare proporrà una combinazione di 4 colori che dovrà essere giudicata da chi ha proposto la combinazione da riproporre. Egli non potrà parlare ma  utilizzerà altri pirolini per comunicare. A seconda della versione i colori cambiano in linea generale:
  • quelli bianchi dicono che c'è un colore presente nella combinazione ma non si trova in quella posizione.
  • quelli neri o rossi dicono che un pirolino è messo proprio in una posizione corretta.
Gli indizi vengono dati al lato della plancia quindi non si sa a quale pirolino si riferiscono sarà il giocatore a doverlo intuire proponendo un'altra combinazione o confrontando quelle che ha già fatto. 

Vi consiglio di fare le prime partite con una combinazione che non presenta colori ripetuti e poi se vi sentite sicuri magari provare con colori doppi. Leggendo le istruzioni della versione del 1972 ho visto che potete usare un "settimo colore" quando siete diventati bravi e questo fantomatico colore aggiuntivo è lo spazio vuoto.

Vince chi impiega meno mosse ad indovinare la combinazione dell' avversario.

Un po'di storia

Mastermind fu inventato da Mordecai o Marco Meikowitz il quale lo pensò come sussidio didattico, nascondeva varie biglie nella sua mano e voleva che il piccolo ne indovinasse il colore dopo aver ricevuto degli indizi. Quando decise di produrlo ottenne molteplici rifiuti lo presentò alla fiera di Norimberga nel 1970 dove la Invicta decise di commercializzarlo. Pare che questa fosse un'industria che producesse oggetti in plastica con vecchi macchinari e i personaggi che si trovano sulla copertina fossero due dipendenti della fabbrica.

Prima di arrivare al nome definitivo ne cambiò tanti: le plus malin, super hirn e codice segreto.
Molti maligni dicono che il suo inventore ha semplicemente speculato su un'idea che girava, infatti molti ragazzini giocavano a un gioco simile chiamato numerino o numerello che si faceva con carta e penna in cui occorreva indovinare una sequenza di 4 numeri scelti tra 1 e 6 o combinazioni di 5 numeri presi tra 1 e 9, per i più bravi.

Fattostà che il gioco ebbe molto successo e se ne fecero anche altre varianti come:
  • Mastermind per 4 persone
  • variante elettronica che riprende i numeri presente in numerino
  • versione con le lettere
Se conoscete qualche altra curiosità su Mastermind scrivetela in un commento.


Alla prossima :)

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lunedì 19 ottobre 2015

Perfection: un gioco sconsigliato a chi soffre d'ansia (1991- MB)

Ciao oggi vi parlo di Perfection, prodotto inizialmente dalla MB ma attualmente distribuito da Hasbro. Infatti, nonostante gli anni, lo stesso gioco o un gioco simile viene ancora commercializzato e ciclicamente viene riproposto. Perfection non è  un gioco da tavolo tout court ma più che altro di un passatempo di abilità che può anche essere giocato in solitario. Io posseggo la versione da viaggio che penso non ha niente di meno della versione standard, semplicemente si presenta con dimensioni ridotte.  


Questo gioco mi è arrivato in uno dei miei soliti viaggi durante i quali, appunto, mi toccava un gioco da viaggio per intrattenermi appunto durante le tante ore in macchina. Perfection non l'ho amato perché non riuscivo a farlo, mi metteva l'ansia (già allora) e non lo trovavo affatto divertente, quindi la maggior parte delle volte, ci giocavo semplicemente incastrandoci le forme senza far partire il tempo.

Se volete vedere la video recensione ve la lascio qui, si tratta di uno dei primi video che abbiamo fatto quindi ha una risoluzione e un audio non molto buoni, dovremmo pensare di rigirare il video.


Come si gioca

Perfection è adatto a 1 o più giocatori da 6 anni in su. Per iniziare dovete estrarre tutte le forme da un cassettino laterale, farcele stare ed estrarle è un gioco nel gioco in quanto ci stanno al millimetro. Ogni formina gialla è dotata di un pirolino che permette di afferrarla, ciò agevola nel porle sulla plancia. Prima di iniziare il gioco dovete schiacciare la plancia e caricare l'interruttore facendo attenzione che l'interruttore sia dalla parte rossa. L'unico vantaggio di questo gioco è che non ha bisogno di batterie in quanto è interamente meccanico. Quando siete pronti azionate l'interruttore e inizierete a sentire un ticchettio molto forte. 

Dovete posizionare tutte le formine nei rispettivi buchetti prima che il tempo scada altrimenti la parte blu della plancia salta e vi butta fuori tutti i pezzi. Questo meccanismo, nel mio, non funziona e posso dire che non ha mai funzionato, cioè si è sempre sentito un tic più forte e la parte blu si è alzata di poco ma i pezzi non sono mai volati in giro per la stanza come faceva vedere la confezione. 
Cronometrando il timer ho visto che avrete 27 secondi prima che il tempo scada. Se riuscite a porre tutti i pezzi spegnete l'interruttore. Io l'ultima volta che c'ho giocato ho stoppato il tempo a 5 e credo che sia il mio massimo.

Se giocate in più persone potete sia sfidarvi a battere il tempo degli altri sia a cooperare per evitare che il gioco vinca. Da soli semplicemente cercate di sistemare tutti i pezzi prima che il tempo scada.

Impressioni

Perfection non è il mio gioco ideale, in generale non amo questi giochi di velocità o di abilità, adesso ce ne sono differenti in quanto li trovo un po' noiosi a lungo andare. Però continua a paicermi il design del gioco stesso quindi ho deciso di tenerlo nella mia collezione anche perché è un ricordo della mia infanzia.

Se voi avete il gioco e avete fatto un super record o avete inventato qualche nuovo modo di giocarci o anche, avete opinioni divergenti dalle mie, e questo è il vostro gioco preferito fatemi conoscere i vostri pensieri!

Alla prossima:)!

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giovedì 15 ottobre 2015

Polly pocket -1989/1997: la mia collezione trovata nella spazzatura

Ciao! Oggi vi parlerò di Polly Pocket, l'antenata di quelle che si trovano oggi nei negozi. Infatti questo gioco pensato per le bambine è nato come un micro-mondo da portare sempre con Sè ma nel tempo le bamboline sono cresciute per poi tornare piccole. 


Dovete sapere che quando frequentavo l'asilo le Polly Pocket spopolavano, erano un giocattolo indispensabile da avere, ogni bambina non si separava mai dalle proprie scatoline colorate dimora delle proprie bamboline.
Si portavano a scuola per giocare con le amiche e si nascondevano prontamente nella tasca del grembiule, si portavano nella borsetta quando si usciva di casa, per giocare durante i lunghi viaggi in macchina, si portava al parco o dalla nonna, insomma si poteva giocare ovunque.

Le dimensioni contenute impedivano ai grandi di giocare per la difficoltà di afferrare Polly e le sue amiche ma nel contempo i piccoli personaggi e accessori, proprio a causa della loro statura minuta, si perdevano facilmente venendo disseminati ovunque.

Se volete vedere un video in cui parlo dei mondi che posseggo potete vedere il video qui di seguito altrimenti continuate a leggere il blog.


Cos'è Polly Pocket

Polly era una bambolina bionda con diverse acconciature e vestiti. I personaggini contenuti nelle micro-case erano divisi in due parti, avevano una grande articolazione al centro del corpo che permetteva di piegarle a metà. Questo incastro, però, spesso si allentava ed era difficile far stare le bamboline in piedi, nonostante venissero incastrate negli appositi pertugi presenti nei vari scenari. Ho notato che questo difetto, così come la facilità con cui si scolorivano le facce dei personaggi è stato risolto nei mondi nuovi. Gli scenari erano tantissimi i più semplici erano i cofanetti di varie forme e colori con la scritta Polly Pocket dorata. Poi anche l'esterno con il tempo divenne più complesso e nacquero quelli con le gemme o con i fiori. Oltre a ciò c'erano gli oggetti apribili come l'orologio oppure la torta. In alternativa c'erano delle casette, i mondi di Polly erano infiniti e pieni di accessori.

Negli anni novanta se non avevi un cofanetto di Polly Pocket con cui giocare non eri nessuno e io purtroppo non avevo nessun Polly Pocket perché costava tantissimo, mi sono dovuta accontentare di copie: una conchiglia rosa con delle sirene in miniatura e le tristissime casette a forma di valigetta con gli omini monocolore che uscivano dalle patatine San Carlo.


Casa di bambola San Carlo


Per questo motivo quando andavo a casa delle mie amiche mi venivano gli occhi a cuoricino perché loro, non avevano solo le scatoline ma anche i mondi tutti in miniatura che si aprivano.

Negli anni, però, anche io sono riuscita a conquistare qualcosa di Polly Pocket questo è stato possibile grazie al giornale Poochie che faceva uscire dei bellissimi omaggi. I miei possedimenti però si limitavano ai gioielli perché Polly Pocket propose anche diverse collezioni di gioielli: io passavo pomeriggi a giocare con il mio anello con Polly seduta alla scrivania, le facevo fare storie infinite come se quella triste scrivania arancione e blu fosse una vera casetta. Avevo anche l'anello con la macchina e la tanto ambita Polly sposa che se te la mettevi al dito sembrava di avere una torta ad 8 piani. Nella mia collezione era presente, inoltre, una collana a cui era ancorata una sorta di bara trasparente dove potevi adagiare una bambolina che volevi.


Più in là comprai anche il braccialetto, questo mi piaceva davvero tanto ma volevo sempre staccare i pupazzetti per giocarci e non accettavo il fatto che non si piegassero.

Braccialetto 1992 - Anello carrozzino 1990 -Anello sposa e anello macchina 1989 - Anello elefante 1991-Anello con scrivania 1989.


I miei ritrovamenti di Polly Pocket

Un anno fa però, ho avuto la mia rivincita, in quanto proprio vicino alla spazzatura ho trovato una scatola piena di cofanetti di Polly. Non erano in buono stato ma nemmeno in uno stato così pessimo. Qui di seguito vi metto i miei ritrovamenti perché sono proprio contenta di averli salvati e ora li custodisco come un tesoro.


Conchiglia color corallo 1989

Diamante lilla con tv che cambia i programmi tramite un bottone, frigo, portone e divano letto che si aprono e orologio che gira 1994


Villa/sartoria con luci che si accendono alternativamente, base che gira davanti allo specchio 1994


Stella lilla con su e giù ed altalena mobili, lontra azzurra e brillantini 1992


Stella verde con cancello che si apre, torretta che gira e brillantini 1992


Conchiglia verde con gioco della palla a volo  1989



Asilo nido con cancello che si apre ed altalena che dondola 1994


Fiore con cancello che si apre, tavolo che si allarga e base davanti allo specchio che gira 1997

Quadrato fucsia 1989

Ulteriori ritrovamenti Polly Pocket

Dopo aver scritto la prima versione di questo post ho trovato altri set in un "mercatino dei bambini" che fanno nella mia città. Sicuramente questi oggetti non erano dei bambini che li vendevano ma piuttosto delle mamme o delle zie.  Ho trovato la chiesa dove celebrare i matrimoni, la pizzeria e una casa di campagna un po' hippy con un personaggino a forma di volpe.



Se anche voi avete dei set di Polly a cui siete particolarmente affezionati raccontatemelo in un commento! 

Alla prossima :)

domenica 4 ottobre 2015

Il commissario" 1988 Raversburger: collaborativo per grandi e piccini

Ciao! Oggi vi racconto il gioco Ravensburger chiamato Il commissario sottotitolato "colti sul fatto: la banda dei ladri è catturata!" Sulla mia scatola è scritto che è stato pubblicato nel 1988 ed è adatto a 2-6 giocatori da 6 a 99 anni.


Ho acquistato questo gioco in trasferta presso un mercatino di Forlì chiamato"Mercatino dell' usato-L'altra occasione" la proprietaria è stata molto gentile infatti, non contenendo il regolamento lo ha trovato su internet e l'ha anche stampato. L'unico "problema" era che il regolamento è in inglese (spero di aver capito tutte le regole in modo corretto).
In originale il gioco si chiama "Inspector Higgins" e il sottotitolo è (forse) "risucirà a catturare i ladri in flagrante?"

Cercando su internet ho visto che questo ispettor Higgins è un famoso ispettore di gialli, peccato che qui in Italia non sia così famoso, o almeno io non lo conosco. Il titolo tradotto come "il commissario" non mi piace perché per rendere l'idea originale si saprebbe potuto utilizzare il nome di un noto ispettore della TV italiana: l'ispettore Colombo, l'ispettore Derrick o l'ispettore Tibbs che mia mamma cita sempre ma io non so che faccia abbia. Adesso il titolo si sarebbe potuto modernizzare citando il commissario Montalbano o all'ispettore Coliandro ma anche Don Matteo. 
Se non avete voglia di leggere questa recensione potete trovare anche la video recensione a questo link: videorecensione il commissario.



Contenuto della confezione

Nella scatola troverete:
  • un tabellone
  • 6 pedine di legno (5 ladri: giallo, verde, blu, rosso, viola e un ispettore grigio)
  • 3 dadi di legno (un D6 blu,  uno rosso speciale che sulle facce ha i numeri: 3-4-5-6-7-8, uno verde speciale con i numeri che sulle facce ha: 3,3, 4,4, 2,1)
  • 9 casette rosse alla base delle quali dovrete (se avete il gioco nuovo) o troverete inseriti dei cartoncini;
  • delle spiegazioni, se volete quelle che ho tradotto io potete scaricarle gratuitamente a questo link: https://www.mediafire.com/file/9xnu4nwj1xnlpaq/Il+commissario+Ravensburger+regolamento.pdf/file




Come si gioca

Prima di iniziare mischiate le casette perché sotto ad una di essa c'è disegnato un tesoro e, senza guardare, ponetele sugli appositi rettangoli disegnati sul tabellone di gioco. Poi sistemate il commissario davanti alla prigione e i ladri davanti al loro covo.


A seconda del numero di giocatori si devono usare diversi dadi:
  • in 2 giocatori: i ladri usano il dado blu e l'ispettore usa quello verde;
  • in 3 giocatori: sia l'ispettore che i ladri usano il dado blu;
  • in 4 giocatori: i ladri usano il dado verde e l'ispettore usa quello rosso;
  • in 5-6 giocatori: i ladri usano il dado verde e l'ispettore usa sia il dado blu che quello rosso, in questo caso può decidere se fare il punteggio di entrambi i dadi o solo di uno.
Come potete capire, l'utilizzo complesso dei dadi, serve per equilibrare le sorti dei ladri. Il fine dei ladri è quello di r mentre l'ispettore ha il compito di catturarli.

I giocatori che scelgono di fare i ladri devono ritrovare il loro bottino nascosto sotto una casa e tornare al covo. Essi useranno tutte le pedine anche se non più o meno rispetto al loro numero, al loro turno sceglieranno quale pedina muovere. Se i ladri riescono a trovare il tesoro sotto a una casa, che si può guardare solo se vi giungono con un numero esatto, e riescono a tornare al loro covo avranno vinto. 


Il giocatore che fa l'ispettore invece deve cercare di catturare i ladri, per farlo deve finire su una casella dove si trova una pedina ladro con un numero esatto del dado. In questo caso il ladro catturato verrà tolto definitivamente dal gioco. L'ispettore vince o se cattura tutti i ladri o se riesce a catturare il ladro che ha trovato il bottino.


Una particolarità del gioco è che le pedine possono essere utilizzate per bloccare le strade perché non si possono superare, cioè scavalcare, quindi se ci si trova la strada sbarrata da una pedina bisogna necessariamente prendere un percorso alternativo.


Impressioni

Il commissario è un gioco abbastanza legato al suo tempo, anni '80, e alla Ravensburger. Infatti ricorda un po' Barricate o Barricata malefiz per il fatto che le perdine bloccano le strade ma anche la foresta incantata o Sagaland per il fatto che bisogna alzare le case per trovare qualcosa. Si tratta di un gioco asimmetrico in cui si fronteggiano due schieramenti: uno è costituito da un singolo giocatore che fa l'ispettore e l'altro da tutti gli altri che fanno i ladri, e un po'ì come succede in Scotland Yard ma al contrario. Non si tratta sicuramente di uno dei migliori giochi Ravensburger, come ho detto è un mix tra vari regolamenti e qualche partita risulta troppo veloce, se il tesoro si trova subito, qualcun altra un po' prolissa, se si fa fatica a trovare il tesoro. Il gioco varia se si gioca in due, in cui si alterna una mossa dell'ispettore e una dei ladri, a quello giocato in più in cui i ladri hanno diritto a più mosse quindi è un po' difficile da definire, dipende dalla partita. 

voi avete mai giocato al commissario? Cosa ne pensate?

Fatemelo sapere in un commento

Alla prossima:)