Ciao! Oggi vi parlo di Mastermind un gioco dell'Invicta del 1972, data in cui è diventato anche "gioco dell'anno". È adatto per due giocatori ma non vi so dire l'età. Nel mio caso ho iniziato a giocarci da molto piccola, diciamo che fa parte del mio DNA. Infatti mia mamma ne aveva comprato una versione da viaggio marrone e me lo ha proposto come uno dei primi giochi, un passo molto azzardato.
Il gioco è attualmente prodotto e se ne trovano in commercio differenti versioni, infatti io attualmente posseggo anche un'edizione degli anni '90 con una grafia più per bambini e meno seriosa.
Come si gioca
Mastermind è un gioco asimmetrico in cui un giocatore fa una combinazione e dà all'altro degli indizi per indurlo a indovinare e l'altro si scervella per leggere gli indizi e appunto indovinare una combinazione di colori.
La plancia presenta vari buchetti organizzati in linee da 4, affiancati da altri 4 buchetti organizzati in quadrati. Mi pare che ci siano 10 blocchi di buchi disposti come appena descritto. In più, a seconda del modello, ci saranno o su un lato della plancia o sullo stesso piano ma nascosti da un cuneo, altri 4 buchetti. In tali forellini il giocatore atto a creare la combinazione da indovinare. Deve disporre 4 differenti pirolini, può scegliere se ripetere dei colori o farli tutti differenti.
A ogni turno il giocatore che deve indovinare proporrà una combinazione di 4 colori che dovrà essere giudicata da chi ha proposto la combinazione da riproporre. Egli non potrà parlare ma utilizzerà altri pirolini per comunicare. A seconda della versione i colori cambiano in linea generale:
- quelli bianchi dicono che c'è un colore presente nella combinazione ma non si trova in quella posizione.
- quelli neri o rossi dicono che un pirolino è messo proprio in una posizione corretta.
Gli indizi vengono dati al lato della plancia quindi non si sa a quale pirolino si riferiscono sarà il giocatore a doverlo intuire proponendo un'altra combinazione o confrontando quelle che ha già fatto.
Vi consiglio di fare le prime partite con una combinazione che non presenta colori ripetuti e poi se vi sentite sicuri magari provare con colori doppi. Leggendo le istruzioni della versione del 1972 ho visto che potete usare un "settimo colore" quando siete diventati bravi e questo fantomatico colore aggiuntivo è lo spazio vuoto.
Un po'di storia
Prima di arrivare al nome definitivo ne cambiò tanti: le plus malin, super hirn e codice segreto.
Molti maligni dicono che il suo inventore ha semplicemente speculato su un'idea che girava, infatti molti ragazzini giocavano a un gioco simile chiamato numerino o numerello che si faceva con carta e penna in cui occorreva indovinare una sequenza di 4 numeri scelti tra 1 e 6 o combinazioni di 5 numeri presi tra 1 e 9, per i più bravi.
Fattostà che il gioco ebbe molto successo e se ne fecero anche altre varianti come:
- Mastermind per 4 persone
- variante elettronica che riprende i numeri presente in numerino
- versione con le lettere
Se conoscete qualche altra curiosità su Mastermind scrivetela in un commento.
Alla prossima :)
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