giovedì 30 marzo 2017

Mancala: la sua storia e come si gioca

Ciao!
Oggi vi parlerò di Macala conosciuto anche come Bantumi, Kalah e Wari, oltre a questi ci sono tanti altri nomi che descrivono questo gioco che ha origini antichissime, ci si giocava perfino nell'antico Egitto. Può essere definito come gioco della semina in quanto i movimenti che si performano durante la partita mimano proprio quest'azione. Attualmente Mancala è molto diffuso in diverse tribù africane ma comunque si tratta di un gioco arrivato anche in occidente, è stato  Eilliam Julius Champion jr. nel 1940 a portarlo qui. Mancala è adatto per due giocatori da 8 anni in su.



Se ne volete vedere la video-recensione ve la lascio qui.


Per coloro che hanno trascorso la loro adolescenza negli anni 2000, questo gioco non apparirà nuovo, infatti uno dei cellulari più bramati in quel periodo era il Nokia 3330 aveva proprio il videogioco di Mankala chiamato BANTUMI.
Le istruzioni praticamente non c'erano, veniva detto solo di prendere e mettere fagioli in coppette ma non si capiva il criterio.

Ho acquistato Mancala acquistato perché me lo ha consigliato mia zia che lo stava cercando da proporre come gioco matematico ai suoi alunni, l'aveva visto in un bellissimo libro che si chiama "giochi dal mondo" edito della UNICEF (vi parlo di questo e altri libri contenenti i giochi in questo video).

Il mio esemplare proviene da Ikea ma se ne trovano anche altre in vari materiali e prezzi, vi lascio qui di seguito qualche link di Amazon. Vi ricordo che ogni acquisto fatto attraverso i nostri collegamenti ci permette di avere una piccola percentuale da spendere su questo e-commerce per acquistare altri giochi ed attrezzature per migliorare i nostri video.

Potete, in alternativa autocostruirvene una versione, servono delle tazzine/coppette o, come suggerisce Po nel video, anche dei contenitori per le uova.

Come è fatto il gioco e setup

La plancia di gioco prevede 12 contenitori piccoli, disposti in due file da 6 e due contenitori più grandi alle estremità, questi ultimi si chiamano negozi. Se per giocare vi disponete uno di fronte all'altro con i vostri negozi davanti a voi la vostra parte della plancia sarà quella alla vostra sinistra. Se vi disponete con la plancia in orizzontale, il vostro negozio sarà quello alla vostra sinistra e la vostra parte della plancia quella sopra. 


Prima di cominciare mettete quattro cubetti palline fagioli o biglie in ogni contenitore piccolo.


Come si gioca

Per decidere chi inizia si userà una moneta. Il primo giocatore sceglierà un contenitore dalla propria parte del tabellone prenderà il suo contenuto e si dirigerà verso il suo negozio girando in senso anti-orario, questo dovrà lasciare un cubetto (da ora in poi li chiamerò così in quanto nella mia versione ci sono dei cubetti di legno blu) in ogni contenitore.
Se si passa dal proprio negozio se ne lascerà uno anche lì, e poi si continuerà mettendo cubetti anche nei contenitori della parte del proprio avversario.
Se l'ultimo cubetto finisce proprio nel proprio negozio al giocatore toccherà un'altra mossa.


Il gioco non è banale come sembra, in quanto c'è la regola che se finite la vostra mossa mettendo un cubetto in un contenitore VUOTO del VOSTRO LATO prenderete il cubetto appena messo e quelli del contenitore di fianco e li porterete entrambi nel vostro negozio.



Quindi state sempre attenti quando ammassate troppi cubetti perché il vostro avversario potrà rubarveli. Quando fate delle mosse che vi permetteranno di fare un giro del "tabellone" ricordatevi di NON LASCIARE un cubetto nel negozio dell'avversario ma di saltarlo e continuare.

Il vincitore sarà colui che avrà il maggior numero di cubetti nel proprio negozio alla fine della partita, ricordatevi che se rimangono cubetti solo da una parte del tabellone il gioco finirà e quelli saranno del giocatore proprietario di quella parte di plancia.

Vi ricordo che queste regole sono quelle contenute nell'esemplare dell'Ikea, leggendo un po' in giro ho capito che ce ne sono anche altre, alcune di queste permettono di prelevare i cubetti quando uno finisce in un contenitore che ne contiene già uno o due e anche quelli degli avversari devono essere di questo numero per poter essere prelevati. Insomma, come succede nei giochi classici i regolamenti sono vari ma tutte le regole sono valide :)

Non si tratta di un gioco difficile ma per capirlo a fondo non basta leggere le spiegazioni bisogna giocarci.
Fatemi sapere se avete qualche versione diversa da quelle che ho visto io di questo gioco o se l'avete auto costruito!

Alla prossima :)

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sabato 25 marzo 2017

Ciò che ho trovato nelle scatole dei giochi da tavolo.

Ciao! Oggi non vi parlo di un gioco ma di un aspetto che mi è capitato di notare da quando acquisto giochi usati. In particolare mi è successo molto spesso di trovare varie cose nelle scatole dei giochi da tavolo. Come se durante la partita si avesse bisogno di altro e si aggiungesse alla scatola o si sostituissero i pezzi persi con ciò che si raccattava in casa.

Un altro aspetto che mi lascia sconcertata è che le persone nemmeno le aprono le scatole dei giochi prima di venderle per vedere se c'è qualcosa di estraneo. Ho riflettuto se fosse o meno il caso di lasciare gli oggetti estranei nelle scatole da gioco, la mia decisone finale è quella di lasciare tutto come l'ho trovato perché ormai quello è diventato l'ambiente di quell'oggetto e spostandolo snaturerete un certo equilibrio creato negli anni.

Parlo con cognizione di causa avendo in mente un esempio: il Natale in cui mi regalarono l'erede misterioso dai pandorini Bauli uscivano degli indiani. Proprio uno di questi da quell'anno si trova all'interno di quella scatola e io mi vedo bene dallo spostare questo pupazzetto perché ormai quello è il suo posto e io sono sicura di trovarlo sempre lì.


A volte porre qualche oggetto in una scatola di un gioco da tavolo vi assicura di preservarlo dalle grinfie delle vostre mamme, che in un momento di furia distruttrice scavano nei vostri giochi vecchi per buttare via tutto. Questa è un'altra cosa che è successa anche a me: ho ritrovato l'unico pezzo superstite di Lego Paradisa proprio all'interno di mangia hippo. Dentro questa scatola c'è anche la scatolina del mulino bianco d'annata questa, più che altro, risiede qui per utilità, in quanto funge da contenitore delle palline del gioco.



Gli esempi delle mie cose che vivono nelle scatole dei giochi finiscono qui ma, come dicevo prima, ne ho viste di tutte i colori, vi racconterò quelle che mi sono rimaste più impresse o che semplicemente mi ricordo.

Guardando nella scatola di Beverly hills 90210, che non comprai in quell'occasione in quanto mancava della cassetta, ho trovato la giustificazione da firmare per una gita scolastica, si trattava di una visita a un sito archeologico vicino alla mia città e presumo fosse delle elementari. Naturalmente non era firmata chissà perché stava lì: o la bambina l'ha nascosta perché non ci voleva andare o la mamma l'ha rimessa erroneamente nella scatola per rassettare, in entrambi i casi il mio dubbio è: ma la proprietaria di quel gioco ci sarà andata a quella gita?

Nel gioco il pranzo è servito ho trovato, tutte cose che ho subito cestinato: una scatola di formaggini (io odio il formaggio mi fa schifo anche solo toccare la confezione) di annata piena di scoppietti. Cioè di quei cosi che fanno bum a capodanno come si chiamano? raudi? bombicelle? io li chiamo scoppietti....come mai stavano lì?

In un altro gioco che non mi ricordo esattamente quale sia...ho trovato delle carte promozionali della 3 M, due mazzi sani sani. Si tratta di un gioco brutto e inutile una sorta di "gioco delle tre carte" ma non le ho buttate, le tengo ancora nel cassetto chissà se mi potranno servire in futuro.

Un sistema migratorio inverso, invece, è quello che va dalle scatole da gioco all'esterno e coinvolge: dadi, clessidre e pedine, che sono le cose che più facilmente mancano nei giochi e sono anche quelle più facili da sostituire.

Infatti Una delle cose più classiche da trovare in una scatola da gioco sono le pedine del gioco dell'oca si riconoscono perché sono appunto delle oche. Chissà come mai le pedine originali del gioco spesso vengono sostituite con queste, così come i dadi.



A volte nei giochi da tavolo si possono trovare matite e foglietti per annotare il punteggio, se si tratta di giochi di seconda mano, mi incuriosisce sempre leggere ciò che c'è scritto. In heroquest ho trovato tre profili di giocatori con nome nickname originali e perfino il disegno dello scudo, mi ha fatto sorridere perché sono disegni infantili ma molto efficaci (anche se uno non l'ho capito pienamente): il nome Vittorio per un nano è spettacolare, ma va bene così non c'è una spiegazione per tutto.

La cosa incomprensibile invece è stata trovare sempre dentro a heroquest 6 ampolle della forza dei ninja kombattini. Io le ho riconosciute subito ma per un occhio poco esperto potevano essere dei pezzi di plastica comune,come mai stavano tutte lì? Mi immagino i giochi di un bambino che ha usato tutti i personaggi di HeroQuest per ingaggiare battaglia verso i poveri kombattini ed infine privarli delle ampolle della forza che oramai venivano custodite come trofeo di guerra nella scatola di del gioco, io infatti le ho lasciate lì, non sia mai che violi la sacralità della cosa.



All'interno del gioco parco della vittoria hanno pensato bene di togliere i bellissimi segnalini di metallo e di sostituirli con 2, bambine che camminano in modo strano; Po dice che sono fasciste e stanno facendo il passo dell'oca. Grazie a vinted ho scoperto che sono i segnalini del gioco della Eg chiamato Le Gemelle, purtroppo mi sono fatta sfuggire una copia a poco prezzo chissà se prima o poi farà parte della mia collezione.


All'interno di piccole donne che io chiamo semplicemente il gioco delle borsette di cui vi lascio la recensione qui ho trovato un piccolo tesoro.
Innanzitutto un tabellone del gioco dell'oca, bello vecchio risalente agli anni '70 e udite udite la plancia del gioco di barbie "la regina del ballo" del 1965. Ho visto che il gioco intero vale tantissimo, questo ritrovamento è stato quello che mi ha spinto a continuare a scrivere le recensioni e interessarmi di giochi da tavolo. Ho cercato di trovare su internet i pezzi del gioco e quelli che non ho reperito li ho ricostruiti io. Ultimamente ho anche rinvenuto una versione più moderna dei questo gioco, che hanno rieditato varie volte, ma questa è un'altra storia, anzi un'altra recensione, ve ne parlerò presto.

La cosa di trovare cose estranee nei giochi da tavolo può essere traslata anche ad altre cose, ad esempio i libri, non vi è mai capitato di comprare un libro usato e trovarci dentro una frase, un appunto, un annotazione, un biglietto dell'autobus o una fotografia? A me si anzi, ho comprato un libro solo per averci trovato una foto, io amo le foto vecchie. Le amo di più se c'è qualcuno che mi racconta la storia che c'è dietro ma per questa ho solo un nome appuntato sul retro. La foto rappresenta un coro di bambini quindi forse non saprò mai chi era la bambina proprietaria della foto, ma non si sa mai, per questo motivo lascio sempre qualcosa nei libri o nelle scatole di giochi così quando li ritrovo mi torna in mente un ricordo o un momento felice. Forse anche coloro i quali vendono le proprie cose, lasciando qualcosa di estraneo al loro interno, fanno lo stesso ragionamento e abbandonano qualcosa di sé solo per essere trovati, ricordati o cercati da qualcun altro.

Spero che questa recensione diversa dal solito vi sia piaciuta e vi abbia fatto riflettere su cosa avete lasciato nelle scatole da gioco; se avete trovato anche voi delle cose strane nei giochi vorrei saperlo assolutamente, scrivetemelo nei commenti :).

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sabato 18 marzo 2017

Barricata malefiz o barricate - Ravensburger - anni '60

Ciao! Oggi vi vorrei parlare di un altro gioco che mi sono auto costruita, si tratta di barricata malefiz o barricate edito dalla Ravensburger nel 1960.
Attualmente si trova anche nella versione in legno no brand: https://amzn.to/48fVl3P
E nella versione da viaggio tematizzata super Mario: https://amzn.to/3vkUeRU




Ho conosciuto questo gioco leggendo un bellissimo libro fotografico chiamato: "giochi vintage" che mi è stato regalato ed è edito dalla white stars. Sono stata incuriosita perché la descrizione al gioco dice che, alla famosa fiera di Norimberga dove si presentano le novità ludiche, che si tiene ancora oggi, nell'anno 1960 questo gioco fece moltissimo scalpore per la sua copertina.
Su questa sono ritratti i quattro personaggi che si sfidano per raggiungere la vittoria: una bambina, un pistolero, un vecchio con la barba e un'avvenente signorina, quindi si pensava che fosse una cosa ardita che un pistolero e un anziano signore sfidassero una bambina in un gioco.

Se volete vedere la video recensione la trovate qui di seguito:

Come costruirlo

Non ho trovato il gioco originale e data la sua semplicità ho deciso di costruirmelo. L'immagine della plancia si trova facilmente in rete quindi potete stamparla e attaccarla su un cartoncino, a me piacciono le sfide quindi ho usato un cartoncino giallo e ho tagliato pazientemente tutti i cerchietti neri e rossi che costituiscono le caselle. quindi li ho incollati sulla plancia e ho riprodotto tutte le decorazioni a mano.




Vi servirà poi un dado D6 e 5 pedine per ogni colore. Lo so non è facile trovare le pedine ma io ho avuto la brillante idea di utilizzare delle puntine, è "bastato" toglierci la punta e molarle, la punta si toglie facilmente rimuovendola con una tronchesina. Il passaggio più arduo è stato quello di appiattire la restante parte di metallo, io mi sono fatta aiutare da Po.

Vi servono anche le barricate ovvero 11 cerchietti di legno, io, che ve lo dico a fare, li ho fatti in compensato ma potete ricrearli anche con del cartone spessorato. Se trovate qualche alternativa ai materiali di gioco che vi ho descritto fatemi sapere in un commento.

Come si gioca

Barricate è adatto per 2-4 giocatori. Al vostro turno tirate il dado e spostate una vostra pedina del numero uscito, questa non potrà superare le barricate, che andranno poste all'inizio del gioco sui punti rossi del tabellone. Le barricate potranno essere spostate se ci capitate sopra con un numero esatto del dado.

Potete far uscire quante pedine volete, muovendone sempre una a turno, queste potranno muoversi dove vogliono, in aventi e indietro per il tabellone basta che ogni volta selezionate una sola direzione dove andare. 
Se capitate su una casella dove si trova una pedina avversaria questa verrà mangiata, quindi eliminata dal gioco. 
Il vincitore è colui che raggiunge la casella finale con un numero esatto o l'unico giocatore rimasto in gioco.

Impressioni

Barricata malefiz o barricate è sicuramente un gioco di fortuna basato molto sul lancio del dado, il fatto che possiate controllare più pedine contemporaneamente può essere la variabile che aggiunge un po' di strategia alla partita. Infatti è molto più facile cercare di eliminare, uno ad uno, gli avversari cercando di finire sulle loro caselle piuttosto che cercare di raggiungere la casella finale. Da tale punto di vista il gioco è più godibile se giocato in 4 giocatori e un po' frustrante se siete in due.

Spero che questa recensione vi abbia incuriosito! Alla prossima :).

sabato 11 marzo 2017

Il gioco di braccio di ferro (MB 1988), cioè scale e serpenti

Ciao! Oggi vorrei parlarvi del gioco di braccio di ferro, che ho visto pubblicato anche con altri franchise in quanto si ispira a un gioco classico, cioè, scale e serpenti.


Se volete vedere la video recensione del gioco la trovate qui di seguito:

Un po' di storia

In un libro ho letto che scale e serpenti fu inventato in india nel 13° secolo per insegnare ai bambini il valore delle loro cattive o buone azioni, in relazione con il ciclo della reincarnazione. Poi questo passatempo si è evoluto ed è stato molto apprezzato dagli inglesi che gli hanno tolto questa valenza religiosa. Se volte saperne di più cercando "scale e serpenti", su wikipedia, troverete tutta la storia.



L'immagine viene da questo sito:https://www.ymimports.com/pages/how-to-play-snakes-and-ladders

Come si gioca

Scale e serpenti è un gioco classico con una scacchiera numerata in cui si avanza percorrendo il tracciato una volta da sinistra a destra, un'altra destra a sinistra, si tratta di un percorso bustrofelico.
Ogni tanto si incontrano delle scale e dei serpenti, appunto: quando si finisce in una casella con una scala si può salire fino alla casella dove essa termina, così da raggiungere più in fretta il traguardo. Al contrario, se si finisce in una casella con la testa di un serpente bisogna percorrerlo tutto fino a dove conduce la sua coda tornando indietro nel percorso.

A seconda delle varie regole, che si adottano, si può decidere:
  •  di gettare nuovamente i dadi quando esce un 6 
  •  di giungere all'ultima casella con un numero esatto o meno.

Materiali di gioco

I materiali di gioco sono molto semplici si parla di:
  •  tavoliere
  • 4 pedine
  • un dado D6.
Se volete provare scale e serpenti, penso che non avrete problemi a trovare un tavoliere su internet e dopo averlo stampato usare dadi e pedine che già avete a casa. In alternativa potete comprare un gioco in scatola con tutto l'occorrente come: https://amzn.to/4iELudd.

Scale e serpenti di braccio di ferro

Fino ad ora vi ho parlato del gioco scale e serpenti in generale ma ora vorrei approfondire il  gioco di braccio di ferro pubblicato dalla MB risalente alla fine degli anni'80.


Appena l'ho aperto ho subito capito che si trattava, niente di meno, che di una versione del classico gioco scale e serpenti. Infatti c'era una plancia a scacchiera ricoperta, appunto da serpenti e scale.


Nelle caselle da dove partono le scale o i serpenti ci sono delle simpatiche vignette in cui i protagonisti sono braccio di ferro e i suoi amici. Se la scenetta va a finire "bene" vi sarà collocata una scala se, invece, la scenetta ha un risvolto negativo vi sarà collocato un serpente. Inizialmente non riuscivo a capire da dove partissero le scale e i serpenti ma poi ho notato questo collegamento con le immagini.


La plancia presenta nel mezzo un vano di plastica nel quale riporre il dado le quattro pedine, che nel mio mancano in quanto sono state sostituite con delle paperelle (qui potete trovare il link in cui vi spiego perché nelle scatole dei giochi si trovano tanti materiali strani). Tale contenitore può anche fungere da vano dove tirare i dadi, ciò trasforma questo gioco in una sorta di passatempo da viaggio in quanto risulta giocabile anche in quelle situazioni dove non c'è un piano d'appoggio.

Il gioco di braccio di ferro comincia ponendo i segnalini sulla casella uno e dopo il tiro del dado bisogna avanzare del numero uscito contando anche la casella di partenza. Le altre regole sono uguali a quelle che vi ho illustrato prima, in questo regolamento si sottolinea il fatto che bisogna ritirare se esce un 6.


Vi intimo a prestare molta attenzione sia per la caratteristica bustrofelica della plancia sia nel verso in cui ripartire, nel caso abbiate preso al turno precedente una scala o un serpente, perché é molto facile sbagliarsi e invece che andare avanti tornare indietro.

In fin dei conti si tratta di un gioco simpatico da tenere per collezionare e per giocarci magari con bambini molto piccoli e tenerli impegnati un oretta :)

Anche voi avete una versione di scale e serpenti? Se volete parlarmene potete scriverlo nei commenti.
Alla prossima!

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